Finalmente, dopo 30 anni di latitanza, lo Stato ha assicurato alla giustizia Matteo Messina Denaro, ultimo dei Corleonesi a essere sfuggito alla rete della giustizia. Decisivo un blitz del ROS dei Carabinieri alla clinica privata di Palermo La Maddalena, dove il boss di Cosa Nostra era per curarsi un tumore, secondo le indiscrezioni.
Una vittoria dello Stato contro la Mafia che il governo Meloni può festeggiare. “Si tratta di un giorno storico“, commenta il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni (Lega). “Anche il ministro Piantedosi l’ha definita una giornata straordinaria. Viene assicurato alla giustizia il più pericoloso tra i mafiosi in libertà, si riafferma la presenza dello Stato e il principio della legalità. Vanno ringraziati la magistratura e le forze di polizia, fiore all’occhiello della nostra società“.
Un evento, quello dell’arresto di Messina Denaro, che dovrebbe unire, piuttosto che dividere. “Il contrasto alla criminalità organizzata non ha colore politico. In questi 15 anni da parlamentare ho condiviso con forze politiche molti diverse dalla mia provvedimenti contro la criminalità, credo sia un valore cardine della nostra democrazia. Se la politica si divide, fa un regalo alla criminalità organizzata. Oggi vincono l’Italia e il principio di legalità“.