Dall’Europa arrivano i soldi del PNRR, ma d’investimenti che rappresentino le vere necessità di questo Paese se ne vedono pochi. In tutto sono 86 miliardi, che sono serviti principalmente per diminuire il ricorso del Tesoro ad altre fonti di finanziamento, il cosiddetto ricorso al mercato. Non certo per essere spesi per la realizzazione di opere in programma. A festeggiare, dunque, chi è il Ministero dell’Economia e delle Finanze che ha potuto diminuire gli importi delle aste per finanziare il fabbisogno dell’anno e rifinanziare il debito a scadenza? Sembra una cosa buona ma molto intricata. E’ come se, avendo cominciato a ristrutturare una casa ed avendo già disponibile il mutuo di una banca, arrivasse un’altra banca e finanziasse sia le opere già eseguite che quelle da eseguirsi erogando alcune rate già al momento della definizione dei progetti e dei contratti con l’impresa appaltatrice.

Il problema qual è? È che quelle rate, anziché essere tenute su un conto separato per finanziare le opere da eseguire, finiscono per rimborsare dei debiti preesistenti, con il rischio finale di doversi procurare dei nuovi soldi per il saldo alle opere già ultimate. Nel frattempo abbiamo incassato 67 miliardi, ne abbiamo spesi 21 e con i residui 46 abbiamo evitato di emettere nuovo debito sul mercato. Nel caso ci sia bisogno di nuovi fondi e li trovassimo sul mercato, sarà la prova che non era necessario farci finanziare dalla Commissione con tutto il carrozzone di commissioni e burocrazia al seguito del PNRR. Quello che voglio dirvi è che in realtà mi sembra di assistere a un gioco delle parti in cui c’è una burocrazia che deve inventarsi la sua esistenza in vita.

Ci sono dei decisori esteri che vogliono mettere il naso nelle scelte italiane e degli altri Paesi, per carità, e sono ovviamente dei decisori europei. E poi ci sono i poveri Cristi, che sono i sindaci dei comuni, gli amministratori locali, gli imprenditori ovviamente, i quali si sentono parlare, come succede in questi giorni dalla BCE, del fatto che meno male che aumenta l’inflazione così non facciamo danni all’ambiente. Questa gente mi sembra di sentire parlare dei lunari. Gente che non si rende conto del fatto che le nostre imprese stanno chiudendo, che i nostri lavoratori stanno perdendo i posti di lavoro e che ci sono dei poveri per le strade italiane.