La Juventus potrebbe essere penalizzata di 9 punti in questo Campionato. Oggi presso la Corte federale d’Appello è discussa l’istanza di revoca della sentenza di assoluzione per il caso plusvalenze, presentata dalla Procura della Figc. Il processo vede coinvolti nove club e più di 50 dirigenti. In attesa di sentenze sono arrivate le richieste del procuratore Chiné relative a squadra e dirigenza della Juventus: 9 punti di penalizzazione per la Juventus e 16 mesi di inibizione per Agnelli, 20 mesi e 10 giorni per Paratici, 10 mesi per Cherubini e 12 mesi per gli altri consiglieri. Sono coinvolte nel processo Empoli, Parma, Pescara, Sampdoria, Genoa, Pisa, Pro Vercelli e Novara.
Durante Radio Radio Lo Sport è intervenuto l’avvocato Afeltra per commentare le richieste del procuratore Chinè e la posizione di difesa della Juventus: “La Juventus ha fatto propria la richiesta di inammissibilità, (ovvero l’impossibilità di riaprire una vicenda già giudicata, ndr) . Io sottoporrei una questione: per la Juventus ci sono cose nuove, per le altre non ci sono, e quindi le altre società manterrebbero le stesse sanzioni che già hanno portato alla loro assoluzione a maggio, se si confermano le sanzioni senza fatti nuovi che hanno portato all’assoluzione. Sbaglierò sicuramente ma non riesco a capire come fanno a condannare la Juventus per le plusvalenze“.
Poi l’Avvocato si spinge in una previsione su quella che potrebbe essere la pena per la società Juvebtus: “Ho sempre sostenuto che in questa situazione non è facile la via di mezzo, perché se con le plusvalenze la Juve ha modificato i bilanci, non doveva iscriversi al campionato. Una sentenza di assoluzione sarebbe molto più semplice. Poi perché 9 punti? Dice Chinè per perdere l’Europa. Ma se la Juventus vince lo scudetto perde il titolo ma non l’Europa. Oppure se arriva ottava non perde nulla, allora la facciamo retrocedere?“.
Il Presidente Ferrajolo chiede allora all’Avvocato le differenze con la penalizzazione inflitta anni fa al Chievo per una questione , anche in quel caso, di plusvalenza. Risponde Afeltra: “La famosa telefonata tra il Presidente del Chievo Verona e il Presidente del Cesena, quella è la prova che ha portato il Chievo alla penalizzazione. Questa prova in questo caso non c’è. Non si può processare un sistema, ma il fatto storico“.
La situazione della Juve e dei suoi ex dirigenti, a prescindere da questa sentenza, è ancora tutta da capire. Ricorda Tony Damascelli: “C’è un secondo processo molto più grave, con sviluppi molto più pesanti. Tutto è iniziato con la denuncia della Consob per un bilancio non conforme. Lì c’è stato il primo errore di Juventus che aveva dichiarato di voler agire contro Consob. Con il nuovo presidente Ferrero invece c’è stato un ritorno alla pacatezza, anche perché ci sono documenti che testimoniano l’infrazione di una norma“.