Il presidente Usa Joe Biden ha annunciato l’invio in Ucraina di 31 tank Abrams, “i più potenti esistenti al mondo, manderemo anche altre attrezzature e addestreremo l’esercito ucraino per usarli”.

L’invio di nuove armi in Ucraina da parte dell’area atlantica è realtà. Sia Germania che Stati Uniti sono d’accordo su questo punto. Per di più c’è un bollettino degli scienziati atomici che indica tramite un orologio simbolico, attraverso una serie di analisi, quanto saremmo vicini al disastro nucleare. Quando le lancette di questo orologio simbolico arrivano a mezzanotte, allora arriva l’ora del disastro. Adesso saremmo a 90 secondi dalla mezzanotte, nel punto più vicino di sempre. C’è un lungo articolo su Repubblica, con la prima pagina che è una foto di bombardamenti, titolato ‘Escalation’ e un commento a lato di Romagnoli che se la prende con il modo in cui abbiamo gestito e trattato questa guerra.

Un pericolo scarificato nell’altare della società dello spettacolo, come osserva Borgonovo citando l’articolo di Romagnoli su Repubblica: “La reazione di massa a quel che sta succedendo è abbastanza problematica, una miccia così pericolosa è relegata a confine da talk show, c’è più baccano sulle opinioni di un professore (credo si riferisca ad Orfini ndr.) che alle azioni di un dittatore, e il suo avversario è un super ospite di Sanremo”. Secondo Borgonovo quindi: “Abbiamo ridotto tutto al solito dibattito tra guelfi e ghibellini, anche se mi stupisce che questa critica arrivi da un editorialista di un giornale che ha spinto molto sulla narrazione sulla Russia supercattiva“.

Purtroppo l’Italia è destinata a recitare un ruolo marginale in questo conflitto, spiega Borgonovo: “Il destino di questa guerra non dipende da noi, in piccolissima parte dal nostro governo, ma avremmo avuto più interesse a gestire un dibattito su una guerra che crea migliaia di morti con più serietà. Noi l’abbiamo vissuta come un videogioco con opinioni anche di chi diceva “andiamo, combattiamo, mandiamo armi“, ma poi ci sono sempre lì in Ucraina persone che sono quotidianamente sotto le bombe“.

Tornando alla stretta attualità, le ultime vicende relative all’invio di nuove armi e a un riacutizzarsi del conflitto preoccupano Francesco Borgonovo: “Intanto Stati uniti e Germania mandano nuove armi all’Ucraina e dichiarano che la vittoria è vicina. Io non credo che la vittoria sia alle porte, anzi se andiamo avanti di questo passo probabilmente, a proposito di orologi nucleari, nessuno vincerà niente. Si stanno riarmando Russia e Ucraina che in primavera, dopo il disgelo riprenderanno la guerra in maniera intensa.. Continuano a morire persone, si continua a combattere e di sicuro non finirà presto. Tutti gli esperti dicono che si continuerà a combattere almeno fino al 2024“.