La normativa europea sulle case green prevede che entro gennaio del 2030 tutti gli immobili residenziali dovranno rientrare nella classe energetica E, ed entro i 3 anni successivi dovranno rientrare nella classe energetica D. Questo significa che bisogna ridurre i consumi energetici delle case di circa il 25%. Gli interventi previsti quindi saranno quelli del cappotto termico, la sostituzione degli infissi, l’installazione di nuove caldaie a condensazione e i pannelli solari. La svolta green europea, oltre ad aver già provocato un rialzo dei prezzi dell’energia, impone anche ai cittadini meno abbienti delle riqualificazioni decisamente costose.

Di questa situazione ce ne parla, Francesco Giubilei, editorialista de Il Giornale: “Ci sono delle criticità che riguardano in particolare il nostro paese: l’Italia è una delle principali nazioni a livello europeo per proprietà immobiliare, questa normativa fa sì che s’imponga una tassa occulta ai cittadini italiani, inoltre, non possiamo pensare di ammodernare in questi termini alcuni immobili, ad esempio quelli nei centri storici, la cui bellezza risiede proprio nella loro storia“. La svolta green imposta dall’Europa, è una questione che il nuovo governo dovrà necessariamente affrontare nel prossimo futuro, dallo sblocco dei fondi già stanziati del super bonus alla grave questione del carobollette, che rischia di affossare l’intero comparto produttivo del sistema italiano.