Commentiamo la questione dei documenti classificati, quindi documenti che dovevano essere conservati e custoditi negli archivi di Stato americani e che invece sono stati rinvenuti nell’ex ufficio dell’attuale presidente degli Stati Uniti Joe Biden, l’ufficio che lui utilizzava nel 2014, quando era vice presidente degli Stati Uniti. Perché è molto importante far luce su quei documenti, provare a capire di che documenti si si possa trattare è importante. Perché? Innanzitutto perché Biden non ce lo dice. È stato interrogato al riguardo da un giornalista e ha detto di non ricordare nella maniera più assoluta il contenuto di quei documenti, nonostante, ripeto, erano documenti classificati, quindi documenti top secret di grossa importanza. Documenti che quindi non potevano trovarsi nell’ufficio del vicepresidente americano. Perché è importante far luce su quella questione? Perché nel 2014 Joe Biden non era soltanto il vicepresidente degli Stati Uniti d’America, ma era il vice presidente USA con delega all’Ucraina. Era il deus ex machina degli affari americani in in Ucraina insieme a Victoria Nuland e a quello che era all’epoca l’ambasciatore americano a Kiev. Il 2014 è un anno fondamentale anche per capire quello che sta accadendo oggi in Ucraina, perché il 2014 è l’anno del colpo di stato di Euromaidan, quando gli americani presero letteralmente in ostaggio l’Ucraina per utilizzarla da quel momento in poi in funzione antirussa, fino ad arrivare a quello che poi abbiamo stiamo vivendo adesso e cioè arrivare a trascinare Putin in una guerra per procura combattuta proprio sul suolo ucraino. Il 2014 erano anche gli anni in cui Biden volava in continuazione a Kiev, gli anni in cui fece assumere il figlio per 50.000$ al mese: la principale compagnia di gas ucraino dovette assumerlo nel consiglio di amministrazione.

Sono gli anni in cui gli americani mettevano le mani sui laboratori biologici in Ucraina proprio attraverso Biden e proprio attraverso delle società riconducibili al figlio di Joe Biden, Hunter Biden, così come riportato e denunciato dal Daily Mail. Quindi non mi sto assolutamente inventando nulla. Oltretutto, io ho pubblicato il testo di queste denunce che sono emerse nella mia inchiesta “Perché il conflitto è nato” dedicandogli un apposito capitolo, oltre che alla questione dei bio laboratori e del ruolo del figlio di Joe Biden. Sono quelli anche gli anni in cui Biden fece licenziare il procuratore generale dell’Ucraina, minacciando o l’allora presidente Petro Poroshenko che se non avesse licenziato il procuratore generale che stava indagando proprio per la corruzione all’interno della società dove lui fece assumere il figlio. Bene, questo del licenziamento del procuratore generale è qualcosa che confesserà in futuro proprio Joe Biden al CFR, il Council on Foreign Relations. Abbiamo infatti il link per andare ad ascoltare le parole di Biden quando ammette qualcosa che non avrebbe mai dovuto poter fare, quindi un’ingerenza in un paese straniero. Un’ingerenza inaccettabile perché lui addirittura vincolò un prestito degli Stati Uniti alla cacciata di un procuratore generale che stava indagando su una società dove lavorava proprio il figlio dell’allora vicepresidente USA. Io credo che molti dei documenti classificati rinvenuti in questi giorni e negli ex uffici di Joe Biden riguardino proprio la questione Ucraina, motivo per cui il Presidente. Usa in questo momento fa finta di non ricordare e prova a glissare le domande dei giornalisti su quello specifico argomento.

La Matrix europea – La verità dietro ai giochi di potere, con Francesco Amodeo