Come ben sapete sono ore tragiche, drammatiche per quel che riguarda Joseph Ratzinger alias Benedetto XVI, l’unico pontefice oggi esistente nella cristianità di Roma.

Noi che siamo uomini di ragione, più che di fede, proviamo a star vicini al pontefice nel modo con cui l’uomo di ragione prega che è il pensiero. Proveremo a ringraziare e pregare in maniera razionale per lui e per tutto ciò che ha fatto, ripensando alcuni nodi decisivi della sua riflessione, soprattutto tre passaggi a nostro giudizio irrinunciabili: l’insuperabile grandezza di quest’uomo che, nel tempo della tempesta e della notte del mondo ha saputo mantenere viva la grandezza dell’Occidente come sintesi insuperabile di filosofia e religione. Di ragione e di fede.

Nel 2006, nel suo celeberrimo e controverso discorso di Ratisbona, disse testualmente che “occorreva che la fede rimanesse sempre con la ragione”. L’Occidente è la sintesi di fede e ragione ed è per questo che Ratzinger magnificamente ha rappresentato nel tempo della notte del mondo la sintesi virtuosa di ragione e religione, di filosofia e di fede. Ecco perché dovrebbero essere fedeli a Ratzinger e difendere le sue conquiste, non solo gli uomini di fede ma anche di ragione perché Ratzinger ha rappresentato l’estrema resistenza della ragione rispetto al nichilismo, al relativismo, al nulla in cui sta versando l’Occidente. Il trionfo della distruzione della ragione, lo stesso trionfo a cui lui si è opposto tenendo insieme fede e ragione.

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Radioattività – Lampi del pensiero quotidiano con Diego Fusaro