Ritengo doveroso fare pressioni sull’attuale presidente della Camera, Lorenzo Fontana, che io stimo e del quale condivido tutte le politiche sulla famiglia. E’ opportuno, tuttavia, che questi risponda alle mie obiezioni su un altro tema, non perché lo debba a me, ma perché lo deve a tutti gli italiani. Fontana, infatti, oggi è presidente della Camera di un Governo che ha scelto di mandare le armi in Ucraina e di continuare con le sanzioni alla Russia. Perché ha deciso di seguire la narrazione secondo cui Putin sarebbe l’unico responsabile di quanto accaduto in Ucraina a partire dal 2014? Eppure era stato proprio Lorenzo Fontana nel 2017, con una interrogazione al Parlamento europeo che porta la sua firma, a ribaltare completamente la narrazione di quegli eventi che oggi sta invece utilizzando il suo governo.

Fontana fece presente che erano emerse delle prove secondo cui a sparare sui manifestanti a Kiev nel 2014 (durante quella sparatoria che fece quasi 100 morti in piazza) non fossero uomini al soldo del presidente Yanukovich, definito filorusso, ma uomini al soldo della nuova coalizione filo occidentale. Quindi quelli sostenuti dall’Unione Europea, così come si legge nell’interrogazione parlamentare. E Fontana portò le prove di quanto affermato facendo riferimento a una conversazione telefonica tra il ministro degli Esteri estone Paet, appena rientrato da Kiev a quel tempo, e il commissario agli Affari esteri dell’Unione europea Ashton.

Paet riferì che era tornato appunto dall’Ucraina con le prove e la certezza che a sparare in piazza fossero o dei cecchini e che quei cecchini erano vicini alla nuova coalizione e non al presidente destituito. Ebbene, questa realtà rende quindi la reazione di Putin, con la conseguente l’annessione della Crimea mediante referendum, una misura difensiva e non offensiva. E dato che il conflitto in Ucraina è iniziato nel 2014 proprio in seguito a quella rivolta e quindi quella che è accaduto, quello che è accaduto a febbraio di quest’anno è stata semplicemente una escalation di un conflitto già in corso. E dato che quindi tutto parte nel 2014 e tutto parte da una realtà che i media occidentali hanno riportato in maniera diametralmente opposta a quella che è la realtà dei fatti, come riportato da Lorenzo Fontana nella sua interrogazione. Bene, io oggi voglio sapere come il Presidente della Camera giustifica il fatto che lui, pur essendo pienamente consapevoli di questi scenari da lui denunciati, ora non stia facendo opposizione all’interno del suo governo all’invio di armi che invece è giustificato da una narrazione che lui sa benissimo essere palesemente falsa. Attendiamo una risposta.

La Matrix europea – Le verità dietro ai giochi di potere, con Francesco Amodeo