“Viviamo in un mondo distopico, con una potente élite che ha un progetto che non porterà a termine, perché va contro la natura e quindi si scontra con la realtà. E la natura è molto più potente di questi squilibrati”. Il tentativo ormai chiaro di chi detiene il potere in questo periodo storico è chiaro: creare un modello unico di pensiero e quindi anche di comportamento.

Il problema proviene dalla distribuzione sproporzionata della ricchezza, prosegue Duranti: “Non puoi ergerti a Dio che decide quante persone devono esistere sulla guerra e che comportamento devono tutti adottare. Il grande errore dell’umanità è stato quello di permettere ad alcune persone di arricchirsi oltremodo. La ricchezza non avrebbe dovuto finire in mano a poche persone che sulla base dei propri desiderata cercano di imporre il proprio modello. C’è una parte del mondo che si sta ribellando in un momento difficile dell’umanità”

Non tutte le menti fortunatamente sono acquistabili. Nel passato ci sono state molte menti brillanti, che vanno ricercate e valorizzate. Una di queste menti era sicuramente quella di Albert Einstein, fisico deriso all’inizio, poi rivelatosi il più grande scienziato dell’era moderna. Lo stesso Einstein ricordava come una mente scientifica altro non è che una mente che dubita, quindi cerca, scopre e dimostra. Vale allora la pena cercare spazi di indipendenza con persone vive, che dubitano e ricercano.