Nel frattempo, a Tokyo impazzano in queste ore le note di Califano, con parziale traduzione: – Tutto il resto è Neuer – è già il brano più ascoltato in nemmeno ventiquattr’ore. 


Stavolta c’è Rimedio. Nel senso che il lapsus del telecronista RAI, che poi ha puntualizzato e si è scusato in diretta, per aver utilizzato il vocabolo “razze” volendo chiaramente intendere nazionalità o etnie, è fino a questo momento la questione di lana più caprina che abbiamo sollevato in Italia a proposito di questa Coppa del Mondo che ci vede protagonisti con direttori di gara, cronisti di carta stampata, radio e telecronisti, e medagliati olimpici come Sara “El Cholo” Simeoni o “Ieri” Chechi, sbandieratori di Faenza. Per trovare un calciatore azzurro in Qatar, bisogna ricorrere ai Campioni del Mondo 2006, compresi i recentemente fidanzati. 

A proposito, mi confermate che “Über alles” in giapponese si traduce “Banzai”? Qualche anziano e glorioso maestro di giornalismo, di quelli sempre pronti a prendersi la ribalta con osservazioni sconcertanti, pare abbia chiesto al termine di Germania – Giappone: – Ma non erano alleati? -. Io stesso ho cominciato a vacillare quando ho sentito la coppia Gianni e Bizzotto dire – Ito se ne va… -. In piena paragonite acuta, Lele Al Thani ha poi iniziato ad accostare qualsiasi giapponese che arrivasse al tiro in porta a Mbappé o Benzema. Quindi querelle in francese diventa la traduzione di querela, comprensibilmente. Nel frattempo, a Tokyo impazzano in queste ore le note di Califano, con parziale traduzione: – Tutto il resto è Neuer – è già il brano più ascoltato in nemmeno ventiquattr’ore. 

Nel frattempo, l’arbitro non fa il monaco, soprattutto per il volume di bestemmie canadesi, proferite in francese nella zona del Québec, provocate dalla direzione di gara del Signor Janny Sikazwe, a proposito del quale Alberto Rimedio a ragion veduta avrebbe dovuto chiedere – Che razza di arbitro è? -. 

Ora vorrei poter scrivere che bisognerebbe rivedere, rispetto ai pronostici iniziali, quello che è il “borsino” delle possibilità di vittoria finale, ma se fosse un borsino di Gucci correrei il rischio di vedere materializzarsi nello specchio la Signora Soumahoro. 

Paolo Marcacci