Il Betis infilza la Roma. All’Olimpico finisce 1-2. Vantaggio di Paulo Dybala, risposta iberica di Rodribuez, raddoppio ospite di Luis Henrique. Gli uomini di Pellegrini conservano così il primo posto nella classifica del girone C.

La prima occasione degna di nota è per gli spagnoli. Al quarto d’ora Fekir colpisce il palo con una conclusione su cui Rui Patricio non avrebbe potuto fare nulla. Alla mezz’ora i giallorossi si svegliano e trovano il gol. Serve il Var per individuare un tocco con il braccio di Ruibal e per ordinare il penalty. Dagli undici metri la Joya trasforma alle spalle di Bravo. Gli ospiti non mollano la presa pur non costruendo situazione pericolosissime. Il pareggio giunge al 40′. L’autore è Rodriguez che con destro dalla distanza trafigge il portiere portoghese. 1-1 all’intervallo.

Nella seconda frazione la Roma spinge sull’acceleratore. Cristante sfiora la marcatura sugli sviluppi di un corner. Il centrocampista giallorosso tira a botta sicura ma Bravo si oppone e sventa la minaccia. In chiusura si materializza la beffa per i capitolini. Il Betis sigla la rete dell’1-2. Traversone di Rodri alla ricerca di Luis Henrique. Colpo di testa imperioso su Spinazzola e pallone che termina in fondo al sacco. Sale il nervosismo nei minuti di recupero con Zaniolo che viene espulso dal direttore di gara.

L’analisi A Botta Calda di Luigi Ferrajolo

Credo che il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. La Roma ha sprecato troppo e le reti della vittoria spagnola sono frutto anche della casualità e da errori individuali dei giallorossi. Soprattutto Spinazzola commette un grave sbaglio sull’azione del colpo di testa di Luis Henrique. Detto ciò la sconfitta allontana la Roma dal primo posto del girone e mette in guardia i capitolini dal secondo posto. Dobbiamo inoltre dare atto alla bellezza del palleggio e dello sviluppo del Betis. I giallorossi hanno avuto lampi e più occasioni da gol. Dybala è stato il migliore in campo anche se solo a sprazzi. Abraham è quasi irriconoscibile rispetto allo scorso anno, mentre Zaniolo continua a sbattere il muso sugli avversari e alla fine perde la testa. La sconfitta taglia le gambe alla squadra di Mourinho in chiave europea“.