Questa volta siamo qua a Gaeta per manifestare per un’Italia di pace, per un’Italia sovrana, libera, indipendente, fuori dalla Nato.

Lo facciamo con tanti altri amici e compagni che vogliono manifestare in un fronte unito rispetto a questa tematica che vede davvero un rischio enorme per l’Italia. Qui a Gaeta abbiamo una base americana, potrebbe essere un bersaglio, potrebbe essere un luogo da cui partono azioni offensive.

Noi vogliamo pensare al nostro paese cosa che non fa Draghi. Lo vedete: è solo immerso a chiedere più sanzioni, più armi. Lo facciamo con tante persone, con Francesco Toscano di Ancora Italia, con Stefano D’Andrea di Riconquistare l’Italia, con Fulvio Grimaldi che è un giornalista. Lo facciamo con i nostri splendidi compagni di Gaeta, con Crocco. Lo facciamo con Igor Camilli a nome del Comitato No Draghi socialista. Lo facciamo con Antonio Ingroia di Azione Civile.

Siamo in tanti ma non siamo abbastanza. Abbiamo bisogno di ogni singola presenza, di ogni persona che voglia impegnarsi per i temi della pace contro la guerra e per ridare dignità e forza al nostro paese. È un tema importante quello della guerra ma chiaramente non si può slegare da quello che sarà, purtroppo, il contesto economico e sociale dell’autunno dove vedremo un grosso rischio per il nostro paese: chiusure di aziende piccole e medie; licenziamenti; grandi difficoltà per un paese che invece dovrebbe puntare ad altro.

Per un’Italia libera, sovrana e indipendente, oggi a Gaeta siamo in tanti.

3 Minuti con Marco Rizzo