Red Bull Ring

Splendido tracciato, tra saliscendi e sequenza di curve lente. Stress per i freni, un piacere per gli occhi di chi si gode la bagarre sui rettilinei da 330 orari.

Charles Leclerc 10 e lode

Una gara famelica; una prestazione senza alcuna sbavatura, prima con le gomme medie, poi con una condotta di gara improntata alla gestione dell’usura degli pneumatici duri e dell’incremento del vantaggio, con relativa gestione dello stesso. Poi di nuovo all’arrembaggio dopo la seconda sosta e sempre con le dure, completando la caccia con successo. Infine le gialle, come Verstappen, dopo il ritiro di Sainz, gestendo un problema spinosissimo con acceleratore e traiettorie. 

Negli occhi resta quel sorpasso a Verstappen, inventato scomparendo dai retrovisori dell’olandese (con cittadinanza belga) per poi affondare il morso in staccata. Eros automobilistico.

Max Verstappen 9,5

Un gran finale, giocato al massimo delle possibilità dopo una prima metà di corsa improntata alla gestione di problematiche aerodinamiche che non gli hanno tolto lucidità. Complessivamente un gran fine settimana, sommando i punti della sprint race. 

Carlos Sainz 9

Non scudiero, non gregario come Perez, ma perfetto compagno di squadra, oggi, fino alla fumata bianca con finale arrosto. Anche per lui un finale in crescendo, fino alla rottura; stava andando a prendere Verstappen a beneficio del Mondiale Costruttori. 

Lewis Hamilton 9

Interpreta ogni cosa al meglio: tanto gli eventi, quanto l’affidabilità della sua W13. Una gara da fuoriclasse autentico. Già, ma dov’è la novità?

Esteban Ocon 8,5

Che gran gara, con la fragile Alpine dalla sufficiente affidabilità odierna! Se l’è dovuta vedere con tutta gente affamata, ci ha messo tutto se stesso.

Mick Schumacher 8 +

Accetta la sfida degli incroci di traiettoria con più d’un contendente, che si chiami Hamilton o Stroll; è arrembante e veloce senza mancare di lucidità. Crescita evidente e progressiva, la sua come quella della Haas. 

Kevin Magnussen 7 –

Bene nella bagarre; nel finale ha dato l’impressione di accontentarsi. 

Affidabilità Ferrari: a cosa si è rinunciato, in termini di tenuta, per rincorrere i picchi di prestazione? È il primo interrogativo sul quale edificare gli sviluppi futuri.

Paolo Marcacci