In Ucraina esiste un programma che si chiama ‘Programma di riduzione della minaccia biologica’ del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, che lavora con il Governo ucraino. Questo fatto è stato chiarito proprio dall’ambasciata americana a Kiev quando si è cominciato a parlare di questi biolaboratori: ‘Noi non stiamo creando armi biologiche, però esiste un accordo tra il nostro Dipartimento della Difesa e il Governo ucraino per la riduzione della minaccia biologica di questi agenti patogeni, che erano già all’interno di questi laboratori appartenuti all’ex Unione Sovietica‘.
Questo lo ammette l’ambasciata americana, che poi dice ‘Siamo orgogliosi di collaborare con il Ministero della Salute e di mettere in protezione per la salute e per la sicurezza degli ucraini questi laboratori’.

Da questo comunicato si evincono due cose fondamentali sulle quali dobbiamo assolutamente prestare attenzione.
La prima è che ‘in quei laboratori non si fa semplice ricerca’, come ha detto Victoria Nuland in conferenza stampa, salvo poi smentire se stessa perché in seguito ha affermato di essere molto preoccupata che quei laboratori finissero nelle mani dei russi. Se si sta facendo una semplice ricerca, fanno lo stesso i russi nei loro laboratori. Quindi, se la Nuland dovesse essere molto preoccupata che possano metterci le mani sopra vuol dire che non è semplicemente ricerca.
Seconda cosa: gli americani scrivono che ‘bisogna scongiurare che possano cadere nelle mani sbagliate’, questo vuol dire che ci sarebbe la possibilità di trasformarli in armi biologiche.

Perché io vi ho detto che non dobbiamo cadere nella trappola delle teorie del complotto, ma dobbiamo raccontare ciò che già è documentato e che già è ufficiale? Perché di per sé è già di una gravità inaudita.
Per esempio esiste un accordo che io ho inserito all’interno dell’inchiesta preso dal sito ufficiale del Dipartimento della Difesa, un accordo firmato nel 2005 tra il Ministero della Salute ucraino e il Dipartimento della Difesa americano. Questa è la prima anomalia da segnalare. Se si fanno delle ricerche per la salute mirate ad una questione sanitaria ci si aspetta che l’accordo lo firmi – se anche ci deve essere il sostegno americano – da una parte il Ministero della Salute americano e dall’altra il Ministero della salute ucraino. Se gli ucraini ci mettono il Ministero della Salute e gli americani ci mettono il Ministero della Difesa, vuol dire che non si tratta semplicemente di questioni sanitarie.
Un’altra cosa che devo farvi notare è che questo accordo ufficiale è stato firmato nel 2005, una data fondamentale, perché nel 2004 c’è stata la Rivoluzione colorata a Kiev, fomentata dagli apparati americani e ufficialmente nel libro vi darò tutti i nomi delle organizzazioni e i fondi che hanno dato per queste rivolte: sono organizzazioni come National Endowment for Democracy, una sorta di braccio palese della CIA, l’organizzazione di George Soros Renaissance Foundation e il Dipartimento di Stato americano.

Questa Rivolta arancione ha portato al governo, facendolo eleggere, un tale di nome Viktor Juščenko, la moglie del quale era praticamente americana, lavorava inoltre al Dipartimento di Stato e alla Casa Bianca.
Juščenko attraverso la moglie era proprio il ponte tra le amministrazioni americane e il Governo ucraino, dove appunto c’era Viktor Janukovyč. Appena gli americani hanno messo le mani sul Governo ucraino pochi mesi dopo hanno fatto firmare immediatamente questo trattato per fare in modo che il Dipartimento della Difesa americano gestisse i laboratori dell’ex Unione Sovietica, dove venivano prodotte armi biologiche presenti in Ucraina. Il tempismo è importantissimo. Non lo hanno fatto prima, ma proprio quando c’è stato l’arrivo di Janukovyč al Governo, il quale era un fantoccio americano e quindi il ponte perfetto per far firmare questo trattato che non avrebbe firmato nessun paese sovrano perché nei laboratori dove ci sono armi pericolose di certo non vengono fatti entrare i militari americani, il Dipartimento della Difesa. Invece loro lo hanno fatto. Immaginate la preoccupazione di Putin quando si è reso conto che il loro nemico storico ai confini con l’Ucraina, stava mettendo le mani su quei laboratori.

La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo