Transumanesimo, omologazione e globalizzazione. Una realtà che potrebbe essere non un lontano futuro ma il nostro prossimo presente. La standardizzazione prodotta dai processi economici globali sembra infatti solo il preludio ad una progressivo ulteriore passaggio: un uomo nuovo globalizzato. I passi in avanti nel settore delle biotecnologie e della medicina genetica potrebbero infatti avere come esito una forma di umanità omologata sia nei principi culturali ma anche nella sua stessa natura umana.

Il pericolo che si delinea all’orizzonte, come spiegano Meluzzi e Frajese, è quello di una deleteria perdita delle diversità e delle differenze, principi cardini per la libertà umana. Per tali ragione diviene allora necessario un moto di rivolta intellettuale, un nuovo progetto teorico e pratico basato sul contrasto a un transumanesimo divenuto sempre più aggressivo e intollerante. Basandosi sulla necessità di difendere le diversità insite nella natura umana e contrastare ogni forzatura omologatrice, Meluzzi e Frajese lanciano un nuovo manifesto anti tecnocratico.

Le parole di Giovanni Frajese ed Alessandro Meluzzi.