Napoli-Fiorentina: domenica bestiale al Maradona. Fischio d’inizio alle ore 15 per la sfida tra azzurri e viola. I partenopei possono e devono alimentare il sogno chiamato scudetto tra le mura amiche.
Spalletti ci crede. Ci crede De Laurentiis. Ci credono tutti i giocatori. Ci crede la piazza. La conferenza stampa della vigilia conferma tali sensazioni incoraggianti in chiave partenopea. “… Arrivati a questo punto – ha dichiarato il tecnico toscano – sarebbe ridicolo se non ammettessimo apertamente che siamo noi, il Milan, l’Inter e la Juventus a giocarci lo scudetto. Ce lo giochiamo in questo finale di campionato, al di là di quelli che sono i risultati degli avversari. Dobbiamo andare per la nostra strada…“.
E sul pienone del San Paolo Spalletti aggiunge: “... Il Maradona pieno vuol dire che nel cuore dei napoletani stiamo facendo bene e questo è forse più importante della classifica. I napoletani si intendono di calcio e questo è un premio che ci piace prenderci: lo stadio pieno è un po’ come un mantello che ti avvolge e che ti può far diventare un supereroe“. “… La partita contro la Fiorentina – ha aggiunto il mister azzurro – è insidiosa, perché loro vogliono proporre un calcio moderno, facendo la partita e gestendo la palla con un calcio veloce, fatto di pressioni alte e di avvolgimento di gioco sulle catene esterne. Sarà una partita difficilissima, ma noi sappiamo quello che dobbiamo fare e vogliamo provare a vincere. Però in casa ne abbiamo presi cinque l’ultima volta…“.
Su Osimhen: “Sta bene… Avere Osimhen è importante, ma non averlo ci ha aiutato ancora una volta a capire la qualità dei giocatori con cui abbiamo a che fare. Non averlo ci ha aiutato a crescere e ci ha confermato quanto è forte Mertens, quanto è forte Petagna quando ha giocato, quanto è forte Zanoli, che non ha mai giocato e che quando gioca fa il Di Lorenzo, quanto sono forti Lozano e Zielinski…”.