Destinazione transumanesimo. I piani delle élite sembrano ormai acclarati: volontà di dominio sul resto della popolazione, implementazione delle tecnologie digitali per cambiare il corso della storia. Negli ultimi mesi gli eventi che si sono susseguiti, dal Covid alla guerra, hanno seguito un unico filone tutto a svantaggio dei cittadini. La tattica dell’emergenza, perenne e inevitabile, ha già dato alcuni frutti. Prova ne è ciò che sta accadendo (solo in Italia) sul versante mascherine: l’occultazione del volto ha preso il sopravvento, l’abolizione del sorriso come arma per annichilire le emozioni e proiettarci in una società più grigia, robotica.

Il dato è tratto, avrebbe detto Giulio Cesare. Quello che resta da capire è se ancora esistono speranze per chi continua a procedere in direzione ostinata e contraria. La missione è comunque ardua. Lo lascia intendere il professor Alessandro Meluzzi, il quale addirittura ha fatto riferimento a “un nuovo stadio evolutivo” in cui bisognerebbe passare per non cadere nella morsa del nemico transumano. “Quello che Harari e tutti i suoi datori di lavoro, dai Rothschild agli illuminati di Baviera non hanno capito – ha spiegato lo psichiatra in diretta – è stato il fatto che questa forte pressione evolutiva, così come ha selezionato dei virus sempre più resistenti […] allo stesso modo ha selezionato coscienze imprevedibili”. Quali? La risposta a Un Giorno Speciale, con Giovanni Frajese e Fabio Duranti.