Le varianti del Covid-19 hanno rimesso in discussione l’effettiva efficacia dei vaccini. Basati sulla tecnologia mRNA, tali farmaci vaccinali hanno avuto una flessione significativa nella copertura dal virus mutato. La struttura del vaccino, costruita sulle precedenti combinazioni virali, appare non in grado di impedire la limitazione del contagio.
Differentemente dalla vaccinazione, come spiega il dott. Andrea Stramezzi, medico impegnato in prima linea contro il Covid, le cure dei pazienti affetti dal virus risulta invece efficace anche sulle diverse varianti. In particolare un nuovo studio italiano pubblicato su una importante rivista internazionale sottolinea, dati alla mano, l’importanza della precocità della cura. Il tempo d’intervento diviene fattore allora fondamentale per arginare le possibili complicazioni del Covid.
Le parole del dott. Andrea Stramezzi
“Dal mio punto di vista le varianti sono tutte uguali, perché per me la terapia è sempre la stessa. Ho curato tutte le varianti capitate in Italia con un esito positivo, soprattutto se la terapia è precoce. Ieri è uscito un lavoro italiano sulla rivista internazionale di virologia che dimostra che esiste lo 0,02% di eventi letali se la terapia viene iniziata precocemente.
Sto curando sia persone non vaccinate che vaccinate. Ho curato persone con una, due e tre dosi. La terapia è sempre la stessa e funziona. Questo è un punto fermo. Se dovessi cambiare terapia ogni volta per una variante non sarei in grado di curarla. La mia prima persona con terza dose l’ho avuta a fine luglio: una persona che viveva a Dubai”