Ucraina: territorio di tragedie nel passato, teatro di guerra oggi. La regione collocata all’estremo est dell’Europa è da circa una settimana sotto attacco russo in un conflitto dall’esito incontrollabile. Le forze militari del Cremlino hanno avviato un’offensiva che gli osservatori più preparati hanno definito di media intensità: potente, ma non troppo e senza esclusioni di colpi soprattutto nella fascia serale della giornata.

Tanto scalpore ha registrato proprio nel giorno dello scoppio della guerra l’assalto russo nei pressi della dismessa centrale nucleare di Chernobyl. Luogo simbolico per quella che fu l’Unione Sovietica, ma altrettanto strategico, nonché pericoloso, per le sorti dell’operazione odierna. Altri siti in Ucraina potrebbero avere una simile importanza. Ad esempio? Il professor Alberto Contri ha citato in diretta alcuni laboratori di biotecnologie – “una decina” – che sarebbero sotto il controllo degli Stati Uniti, ora nel mirino di Mosca.

L’intervento del Prof. Contri ospite insieme a Giovanni Frajese, Alessandro Meluzzi e Enrico Michetti di Fabio Duranti a Un Giorno Speciale, con Francesco Vergovich.

“In Ucraina ci sono una decina di laboratori di bio-tecnologie e armi di bio-terrorismo. Il 22 aprile del 2020 l’Ambasciata in Ucraina degli Stati Uniti ha ammesso che nel Paese esistono laboratori biologici sotto il controllo del Pentagono con un budget di 2 miliardi di dollari. Tutte queste cose sono state dette da due deputati ucraini che hanno chiesto perché nella nostra nazione ci sono questi laboratori? La risposta è ovvia: siccome queste attività sono stravietate a livello internazionale, sono state messe in un Paese galleggiante come l’Ucraina.
L’altra cosa che viene fatta notare è che in questo momento ci sono delle strane esplosioni in cittadine che sono lontanissime dal confine con la Russia. Ma sono cittadine dove ci sono questi laboratori. È del tutto probabile che i russi abbiano inteso andare a distruggere questi laboratori. Naturalmente di questo non abbiamo sentito dire mezza parola”.