Charles Leclerc 9,5
In partenza preserva la monoposto quando Verstappen si getta nello spazio; da quel momento in poi costruisce una gara pressoché perfetta, interpretando alla perfezione con i suoi spunti e le sue velocità di punta la strategia elaborata in Ferrari. Nel finale è superlativo nel beffare Verstappen sulla linea del DRS, poi cede di un pelo, ma si ricomincerà da quel pelo, in Australia.

I duelli di Alonso 9
A cominciare dal testa a testa con il compagno Ocon, lo spagnolo regala al pubblico una serie di staccate, sorpassi e controsorpassi da applausi a scena aperta. Peccato che la monoposto lo tradisca nella fase più calda del gran premio.

Max Verstappen 9
Un grande avversario come Leclerc gli rende la vittoria più entusiasmante ancora; il voto non può che essere alto, ovviamente; però il mancato dieci sottolinea la propensione al colpo basso che, nonostante la tanto sbandierata maturazione, sembra essere insopprimibile in lui. In più, frigna per primo quando c’è da lamentarsi.

Carlos Sainz 8
Grande regolarità prestazionale livellata verso l’alto. Un grande compagno per Leclerc, ma non soltanto uno scudiero del francese.

Lewis Hamilton 7
La Mercedes è la vettura più azzardata della stagione, in questa nuova Formula Uno; lui arriva quasi a ridosso dei primi per poi ritrovarsi infognato nella fase in cui la pit lane è chiusa, il che rovina la sua gara ma non intacca la sua prestazione.

Valtteri Bottas 6
Più che decoroso fino a che la sua Alfa Romeo tiene; sembra gli siano tornati la voglia e il piglio battagliero.

Esteban Ocon 6,5
Tosto e corretto.

McLaren 5
Decorosa con Norris, inaffidabile con Ricciardo; sostanzialmente un po’ lontana dal centro della scena, per ora.

Il concetto di “correttezza” in Red Bull 5 –
“Chiagne e fotte”, al solito, la banda di Chris Horner.

Nicolas Latifi 4
È sempre lui a fare danni.

Paolo Marcacci