Non è stato il ritardo nell’audio di un inviato, né il classico effetto pesce nella boccia (un cult dei TG al momento del collegamento): sono veniali quei peccati tipici della TV nel momento di informare in confronto a quanto accaduto al TG2. L’argomento è spinoso, le cose da dire devono essere molto precise, quanto più minuziose possibili per un conflitto tra superpotenze, ma tutt’a un tratto va in onda quella che è a tutti gli effetti una pioggia di missili, sì, ma frutto della fantasia di un videogioco.
Il sudato canone e la presenza di un organico addetto a situazioni del genere non ha impedito alla seconda rete della TV di Stato di scambiare armi belliche russe per armi belliche del videogame “War Thunder”, con tanto di commenti drammatici mentre si pensa che quelle che scorrono siano immagini di un attacco nella notte ad opera della Russia in Ucraina.

Duro il commento del deputato di Italia Viva nonché Segretario della Commissione Vigilanza Michele Anzaldi, che ha parlato ai microfoni di Stefano Molinari di “Sindrome del Marchese del Grillo”.
Non è la prima volta che un TG nazionale così importante incappa in un refuso grave come questo, si ricordi l’errore del TG La7 quando il direttore Mentana scambiò un frammento del film “Project X” per l’attacco al Campidoglio statunitense di diversi facinorosi filorepubblicani.
Per tirare le somme, i “professionisti dell’informazione” dovrebbero davvero darsi una ridimensionata e aggiornarsi su come reperire e verificare le notizie online, altrimenti diviene pretestuoso condannare in continuazione le “fake news” senza nemmeno saperle riconoscere.