I 1009 grandi elettori deputati a votare per il nuovo Presidente della Repubblica da oggi sono 1008. Manca all’appello la deputata Sara Cunial, che tuttavia non si è assentata, anzi, era regolarmente presente a Montecitorio. Dove però non è entrata, o meglio, non è stata fatta entrare all’ingresso di via della Missione, perché sprovvista di green pass base. Ma Cunial non si arrende: chiede di avere lì, dove è stata bloccata, la scheda elettorale per poterla far recapitare all’interno dell’aula: altra soluzione negata. E il drive-in adibito alle votazioni dei positivi? Bocciato anche quello.
Sara Cunial non può votare in alcun modo, nonostante l’ordine del giorno menzioni chiaramente la possibilità di farlo per tutti e 1009 i grandi elettori. Ecco perché, come la deputata riferisce a ‘Lavori in Corso’, presenterà querela contro il Presidente della Camera Roberto Fico, firmatario del documento che nega l’accesso al seggio elettorale. Querela che può sfociare in scenari molto seri anche nell’esito della votazione finale.
La deputata ha spiegato perché ai microfoni di Stefano Molinari.

Purtroppo mi è stato impedito anche l’accesso all’esterno del drive-in e mi hanno aspettata, perché i segretari d’aula si aspettavano che sarei arrivata. Stasera mi hanno dato un documento firmato dal presidente Fico in cui mi nega la possibilità di accedere al mio seggio elettorale.
Sono stata respinta anche con la forza pubblica e con tutta la forza d’ordine, sia interna che esterna, della Camera dei Deputati. Mi è stato proprio negato qualsiasi tipo di accesso all’area Covid esterna adibita ai positivi.

Per di più c’è una commissione tra sani e non, quindi in realtà è tutto totalmente illogico. Ho addirittura richiesto nella zona dove sono stata bloccata fisicamente di poter avere lì la mia scheda elettorale per poterla consegnare direttamente ad uno dei due segretari d’aula, ma mi è stato negato anche questo.

Ora innanzitutto noi andiamo a querelare chi si è assunto la responsabilità, quindi appunto il presidente Fico che ci ha dato questo documento che ci nega l’accesso al seggio elettorale. Dunque innanzitutto come parlamentare, poi come libera cittadina. Seconda poi, con l’ultimo decreto passato alla Camera con la fiducia sostanzialmente l’Odg indicava la possibilità, creando questa nuova area che non è costata poco ai cittadini, di far accedere tutti e 1009 i grandi elettori. Oggi è stato negato l’accesso ad una persona, quindi i grandi elettori sono stati 1008: questo ci consentirà di poter proseguire con il ricorso e con la richiesta di annullamento delle elezioni.

Io devo servire da “esempio”? Il pericolo secondo me è maggiore: tra pochi mesi ci saranno delle amministrative in Italia e nel 2023 saremo tutti chiamati alle elezioni nazionali. Anche lì sono sicurissima che purtroppo saremo costretti a sottostare al ricatto del green pass, quindi la battaglia che stiamo facendo non è solo per Sara Cunial come parlamentare ma come libera cittadina che deve avere il diritto di accedere al proprio seggio elettorale.

Con rammarico oggi ho dovuto constatare che molti parlamentari che facevano le battaglie con me in piazza oggi sono entrati con il green pass in tasca dimostrando di soggiacere a questo ricatto.
Mi auguro che questo momento buio ritrovi un po’ di luce, stiamo lottando per i diritti di tutti, per i diritti costituzionali e per fare in modo che la nostra Costituzione torni finalmente in vigore. Con quello che è avvenuto oggi dalla Repubblica Parlamentare siamo passati alla tirannia
“.