Non si è mai visto nella storia un Presidente del Consiglio che fa un discorso pubblico finalizzato a mettere i cittadini gli uni contro gli altri. Una cosa del genere non si vedeva nemmeno dai tempi della divisione dei cittadini tra ariani e non.
Affermare che la colpa delle restrizioni e del proseguimento dell’emergenza sanitaria sia di una parte minoritaria della popolazione, definita genericamente “dei no-vax” è quanto di più meschino un Presidente del Consiglio abbia mai fatto in quella che ancora viene definita – a torto – una democrazia.

Oltre ad essere meschino è di una pericolosità sociale enorme, perché chi ha perso una persona cara a causa del Covid potrebbe pensare che la colpa sia di un non vaccinato ed avere quindi una reazione folle.
Con questo atteggiamento e con questa inaccettabile narrazione stanno spaccando e dividendo famiglie, parenti, gruppi di amici e di lavoro: le parole di Draghi fomentano una guerra orizzontale, popolo contro popolo. Una guerra evidentemente creata per fare in modo che la lotta non si sposti sull’asse che le appartiene, ossia del popolo contro il potere, come avviene nelle dittature (quelle palesi).

Trovare un capro espiatorio per il fallimento delle politiche adottate e fare in modo che questo sia identificato in quella parte minoritaria dei cittadini è vergognoso da parte di un Presidente del Consiglio.

Lo scomparso David Sassoli, in qualità di Presidente del Parlamento Europeo aveva recentemente fatto una denuncia alla Commissione Europea per il fatto che nell’UE esistono paesi dove non si rispetta lo stato di diritto, le libertà dei cittadini e la libertà di informazione.
Bene, l’Italia di Draghi è esattamente il principale di quei paesi.

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