Dopo mille voci, insinuazioni, invenzioni, alla fine la commedia di Torino è andata in scena. Con un colpo a sorpresa: il Napoli ha utilizzato i tre messi in isolamento fiduciario dalle asl, le regole sono scritte per essere disattese, dunque De Laurentiis ha pensato bene di farsi riconoscere un’altra volta, la norma gli consente di utilizzare chi è entrato in contatto con positivi ma risulta negativo a vari tamponi, poi la salute degli altri è un optional e, in fondo, non si rischia nulla, nessuna sconfitta a tavolino, la sanzione amministrativa prevede multa da 300 a 4000 mila euro, il costo di un viaggio alle Maldive, vacanza già frequentata dal gruppo di irresponsabili del calcio, gente che se ne fotte di protocolli e affini e alla fine fa quello che vuole.

Il Napoli ha comunque giocato come sa e come deve, di fronte si è trovato una Juventus contagiata da se stessa, dal virus Allegri che resiste a qualunque vaccino. Brutta e noiosa la squadra bianconera, furba e perfida quella napoletana che con il minimo sindacale ha dimostrato di avere le idee invece assenti sul fronte avversario. Il pari è stato organizzato da Lobotka, uno degli “isolati”, farsa totale. L’abulia e la fatica della Juventus sono ormai croniche, non c’è rimedio se non con un intervento drastico che non è quello del mercato di gennaio ma riguarda la guida tecnica, ormai un equivoco che non risulta utile né all’allenatore né alla squadra e figuriamoci al club già alle prese con problemi mille, non tutti ancora chiariti. Domenica la trasferta di Roma diventa di nuovo una stazione con probabile binario morto, senza pensare al successivo impegno di Supercoppa contro l’Inter.

Tony Damascelli