Seppur giovane rispetto ad altri Stati europei che esistono in forma unitaria da molto più tempo, l’Italia lungo la sua storia è caduta nel baratro diversa volte. La forza di rialzarsi si è sempre trovata, anche quando bisognava ricostruire il Paese dalle macerie di una Guerra Mondiale perduta. Dai giorni forse più bui del nostro passato, dopo un ventennio di dittatura e autoritarismo, è sorta la democrazia in cui abitiamo. Forse davvero “la migliore di tutte le peggiori forme di Governo” citando Churchill, una colonna a livello planetario di quel periodo. Qualcosa che oggi sembra essere minata dalle imposizioni dettate dal potere in nome di uno stato di eccezione che per modalità di agire ci riporta indietro nel tempo. Anche ora vi è un’emergenza prorogata che determina misure repressive ai diritti e alle libertà. Anche adesso la cabina di regia è formata dagli scienziati allineati al Governo.

Un monito rispetto a come è andata a finire quella storia lo ha lanciato in diretta Fabio Duranti. Nessun parallelismo di merito tra le attuali disposizioni in materia sanitaria e ciò che è avvenuto nel periodo fascista. Solo una questione di metodo per come i principi democratici odierni vengano calpestati in modo simile. Tenendo sempre a mente che a differenza del passato oggi c’è una Costituzione, germogliata proprio da quegli orrori.
Ecco l’intervento a Un Giorno Speciale, con Francesco Vergovich.