Juventus agli ottavi da prima del girone. Clamoroso in Champions. I bianconeri, travolti da un sonoro 4-0 sul campo del Chelsea, approfittano del 3-3 patito dai londinesi a San Pietroburgo strappando così l’accesso al turno successivo della competizione da vincitori del gruppo H.

I ragazzi di Allegri regolano di misura il modesto Malmoe di Tomasson. Allo Stadium basta e avanza una rete di Kean su cross al bacio di Bernardeschi. “Però mettiamo da parte la gara e pensiamo a Venezia. Sono preoccupato: il secondo tempo non mi è piaciuto, veniamo da tre vittorie senza prendere gol e sabato giochiamo in un campo dove è difficile giocare. È stretto, è particolare, non lo conosciamo e servirà prepararsi bene. Nel secondo tempo l’approccio mentale è stato sbagliato: abbiamo creato molto, dobbiamo essere sereni ma non possiamo avere una percentuale realizzativa così bassa“. Questa l’analisi post-gara del tecnico toscano che già pensa al futuro immediato in campionato.

Penso che la qualificazione agli ottavi è stata ampiamente meritata, oltre ogni previsione. In Champions la Juventus, a parte il tonfo di Londra che lascia comunque una traccia, è stata straordinaria. Nel secondo tempo con il Malmoe – riflette Antonio Barillà de La Stampa – sicuramente c’è stato un comprensibile calo, con la vittoria facile da gestire e la testa proiettata già al match di Venezia. Il difetto di non avere una percentuale realizzativa legata al gioco espresso purtroppo è un difetto antico su cui si lavora. Dybala è uscito dal campo per un piccolo fastidio non preoccupante. Il suo contratto è già rinnovato con la firma. Si tratta soltanto di annunciarlo“.

Alessandro Vocalelli

Della Juventus ne abbiamo detto giustamente male per tutto quello che ha fatto in campionato, mentre in Champions il discorso è di sicuro diverso. Ha vinto 5 partite su 6 battendo il Chelsea in casa. Se affronti un girone in cui ci sono i campioni d’Europa in carica e riesci ad arrivare primo nel raggruppamento, allora meriti un voto con lode. Più di così i bianconeri non potevano fare. In questa competizione c’è la conferma che anche le partite sulla carta più semplici possono nascondere insidie, come accaduto al Chelsea contro lo Zenit.

Furio Focolari

Il giudizio complessivo sul girone della Juventus di Allegri è positivo ma certamente senza la lode. I bianconeri avevano un girone semplice con Malmoe e Zenit San Pietroburgo abbordabilissime, hanno fatto una grande impresa vincendo col Chelsea a Torino offrendo invece una pessima prestazione al ritorno in Inghilterra. Ieri secondo me la squadra di Allegri, che si è lamentato per i troppi errori in attacco, ha vinto giocando però male. Kean ha fatto un gran bel gol grazie a uno straordinario assist di Bernardeschi, con papera del portiere, ma ne ha sbagliati tre che non si possono sbagliare.

Tony Damascelli

No, io non metto la lode alla Juventus. I bianconeri hanno partecipato a questo girone qualificandosi come dovevano. Non pensavo potessero arrivare primi avendo segnato meno del Chelsea e subito più reti degli inglesi. Ciononostante, per una serie di circostanze fortunate e fortunose, hanno concluso in testa. La squadra contro il Malmoe ha giocato un buon primo tempo con dignità, mentre nella ripresa è stata la solita squadra senza identità e senza gioco con il piccolo chimico livornese che continua a fare esperimenti.

Massimo Franchi

Il voto di Tuchel certamente è inferiore rispetto a quello dato ad Allegri, visto il risultato scaturito e maturato a San Pietroburgo tra Zenit e Chelsea. Il 30 e lode si deve dare a chi vince la Champions League. Quindi per me ad ora siamo sul 22-23 come voto universitario per la Juventus. Non si può dimenticare la batosta presa a Londra in casa dei Blues. Mettiamoci pure il campionato con 11 punti di distanza dalla vetta della classifica. Comunque occorre dividere i due discorsi ben distinti.