La paura fa novanta quando si tratta di parlare dei rischi connessi all’emergenza Covid-19. Da quasi due anni le apertura dei giornali puntano i riflettori sul nemico virale. Dapprima sull’infezione appellata “cinese”, poi sulla pandemia su scala globale, in seguito sulle varianti denominate con le lettere dell’alfabeto greco antico. I titoli strillati, i bollettini mostrati ogni giorno in ogni forma, le conferenze stampa da scenario di guerra: l’intera narrazione mainstream è parsa seguire la linea del terrore. Seguendo questo schema anche le notizie riguardanti l’ultima novità, la variante Omicron, ripropongono un clima dove tutto sembra andare per il verso sbagliato.

L’atteggiamento tipico di chi sta creando uno stato di paura è stato notato dal professor Giovanni Frajese che ha bacchettato i media nostrani. L’endocrinologo ha soprattutto avvisato sui danni che questa condotta allarmistica produce nella popolazione. Si rischia non solo di abbassare le difese immunitarie delle persone, ma anche di produrre un effetto nocebo, ovvero il contrario dell’effetto placebo.

Ecco le considerazioni del Prof. Frajese a Un Giorno Speciale, ospite in diretta di Fabio Duranti e Francesco Vergovich.