Sbraitano, urlano e strillano. Sono le figure degli opinionisti televisivi. Invitati nei salotti TV per confusione e polemica, sono i jolly del conduttore televisivo di turno pronto ad approfittare della “rissa” a favore di telecamera. Spesso fuori luogo nel dibattito, quasi sempre insignificanti nella loro astiosa prosopopea, il loro ruolo è quello di disturbatori seriali in un climax di sgraziati e gracchianti grida strizzando l’occhio allo share.

Divenuti ospiti fissi durante la pandemia, le loro “ospitate” si sono moltiplicate parallelamente alla crescita dei contagi. Astiosi e iracondi hanno avuto un ruolo cruciale nell’incentivare la divisione sociale interna durante la pandemia, nella caccia al presunto “untore” di turno, aggredendo l’ospite non conforme alle logiche mainstream. In lungo post ripreso dal Corriere della Sera è Adriano Celentano a prendere la parola e ad inveire contro il meccanismo dei talk show, incapaci di costruire reali forme di dialogo e mediazione informativa ma sempre più responsabili di diffondere astio e disinformazione. I salotti televisivi diventano in tal modo campi di battaglia dove l’intolleranza e l’offesa dell’avversario diventano routine quotidiana, inasprendo il delicato clima del Paese.

Il commento di Fabio Duranti alle parole di Adriano Celentano contro il meccanismo dei Talk Show

“L’inganno più grande è far credere che le persone che hanno scelto di non vaccinarsi siano le autostrade del contagi. Cosa totalmente falsa e buffonesca. Abbiamo letto un articolo di The Lancet che incita a non fare questa stigmatizzazione assurda e che genera solo odio, infame odio. Diffidate dalla persone che vanno in Tv e ci raccontano questa favoletta facendoci odiare. Qui c’è un popolo che è offeso dalle vostre bugie. Smettetela! Viene in soccorso del nostro appello un grandissimo personaggio Adriano Celentano che scrive anche dalle pagine del Corriere della Sera. Grazie Adriano! Questi signori stanno distribuendo odio! Fermiamo quelli che stigmatizzano i non vaccinati dicendo che sono loro i distributori del contagio! Non è vero!”