Addio sogni di gloria?
Il grande ritorno in Champions League, massimo palcoscenico calcistico attesissimo per sette anni, ha un retrogusto amaro per il Milan. Almeno per il momento.
In campo al Do Dragao di Oporto, contro la squadra di Conçeicao, i rossoneri speravano di riscattarsi dopo le prime due sconfitte nel girone arrivate per mano di Liverpool e Atletico Madrid. Un gruppo di ferro, quello del Diavolo, che però di certo non immaginava un inizio così difficile.

Contro il Porto, avversario più abbordabile del girone, serviva una vittoria per rilanciarsi dopo gli zero punti nelle prime due giornate. Un compito non riuscito alla squadra di Pioli, alle prese con assenze pesantissime che però non devono servire da giustificazione. Gli avversari, tecnicamente alla portata, hanno dominato il match per larghi tratti imponendo i loro schemi, riuscendo ad impensierire in più di un’occasione Tatarusanu e a passare in vantaggio con Luis Diaz.
Un gol, quello dei portoghesi, sul quale i rossoneri hanno recriminato a lungo per un presunto contatto tra Taremi e Bennacer. Niente di fatto, però, per l’arbitro Brych.

Per la prima volta nella sua storia, il Milan è a zero punti dopo le prime tre giornate di Champions League. Un risultato amaro, che contrasta con quanto di buono la squadra di Pioli sta costruendo in campionato.
Nonostante il contatore indichi ancora uno zero spaccato, i rossoneri ci credono ancora: la speranza è flebile, ma non nulla. E nel calcio tutto è possibile.