Riecheggiano le parole di Primo Levi sull’inizio dell’orrore dei campi di concentramento. L’immane tragedia dello sterminio e delle camere gas prende forma nella sofferenza delle sue parole. Come è stato possibile tutto ciò, come ha origine l’inferno? Prima vennero i discorsi di odio e intolleranza, la divisione tra “noi” e “loro”, infine la discriminazione per legge. Dopo l’orrore immane della persecuzione e dei morti.

Partendo dalle parole sofferenti di Primo Levi, il filosofo Diego Fusaro analizza i meccanismi posti in atto dal potere e il sistema della discriminazione per legge. L’ emergenza perenne e l’approvazione dell’obbligo del Green pass appaiono solo come i primi ingranaggi del nuovo sistema capitalistico e della violenza del Leviatano tecno-sanitario.

Le parole di Primo Levi analizzate da Diego Fusaro ai microfoni di Fabio Duranti.

“È chiaro che si sta procedendo in una direzione preoccupante perché l’ordine del discorso pubblico che curiosamente critica come violenti tutti coloro i quali non si pieghino alla nuova narrativa dominante, è quello che sta scatenando forma di inaudita violenza psicologica, ideologica e verbale. Mi ricordo dei titoli di qualche settimana fa che davano dei criminali a quanti non si fossero ancora benedetti con il siero. Ricordiamo anche alcuni giornalisti che hanno addirittura detto che gioiscono quando vedono arrivare i cavalli della polizia contro i non benedetti dal siero o qualcuno che ha stoltamente evocato Bava Beccaris che fucilava le folle sulle piazze. Vi sono scene che rimarranno a lungo nella nostra memoria e che rivelano una violenza brutale di un capitalismo che si sta riorganizzando, una sorta di nuova ricomposizione delle forze del capitalismo che utilizza l’emergenza infinita come fondamento nuova razionalità politica. Se c’è l’emergenza tutto è consentito per contenere l’emergenza. Questo è il nuovo paradigma politico che attribuisce al potere politico un potere taumaturgico. Il loro sogno è che l’emergenza duri ancora a lungo di modo che possa durare ancora a lungo questo nuovo metodo per governare le cose e le persone”