Debacle Lazio. La truppa biancoceleste si scioglie come neve al sole e, in un colpo solo, smarrisce tutte le certezze incamerate fino alla terza giornata. Il Milan giganteggia a San Siro: un 2-0 senza storia e appello. I Sarri boys si mostrano totalmente involuti dopo i due successi iniziali contro Empoli e Spezia. Difesa vulnerabile, centrocampo in costante affanno, attacco spento.

Uno scivolone inaspettato, almeno dal punto di vista del gioco, frutto di una formazione apparsa sbilanciata fin dalle prime battute di un match mai realmente decollato per Immobile e compagni.

Luigi Salomone – Il Tempo

Sono d’accordo sul fatto che non bisogna fare processi. La Lazio può giocare in questo modo se i giocatori difendono attaccando il pallone. Il problema, avendo visto anche gli allenamenti, è che i biancocelesti difendono in un modo completamente diverso dal passato. Acerbi, come successo anche in Nazionale, prende gol perché guarda il pallone e non segue l’uomo. Sarri ha sempre fatto questo e chiede alla squadra di andare avanti come un corpo unico attaccando il pallone. Questo la Lazio non l’ha fatto. E’ una questione di mentalità“.

L’analisi dei nostri esperti sulla prova dei biancocelesti

Furio Focolari

Non deve essere Sarri a dirci: ‘Non abbiamo fatto quello che avevamo preparato‘. Devi spiegarmi perché non l’ha fatto. Ora non facciamo processi alla terza di campionato. Io lascio del tempo all’allenatore, però l’altra sera non si è visto nulla. Il problema non è il risultato, perché la sconfitta in casa del Milan ci può stare. Il punto è che la Lazio è andata a San Siro e non ha giocato a calcio. Sarri dovrebbe spiegarmi perché non ha fatto qualcosa quando si è accorto che Kessie seguiva Milinkovic anche al bagno. Nel secondo tempo pensavo che la Lazio reagisse, invece non è successo nulla. Se corre solo Pedro, dove pensi di andare?

Alessandro Vocalelli

L’interrogativo esula dalla partita dell’altra sera e dal discorso del tempo. Secondo me nella Lazio c’è una domanda strutturale che bisogna fare: si può giocare con un tridente formato da Anderson, Immobile e Pedro con dietro un terzetto di centrocampo composto da Luis Alberto, Leiva e Milinkovic? A mio parere no. Tonali, nel ruolo occupato da Leiva nella Lazio, sarebbe uscito con la testa sconclusionata perché se hai troppo campo da coprire a quel ritmo chiaramente vai in sofferenza. Il primo gol del Milan è quasi ridicolo. La Lazio è una squadra completamente disunita.

melli

Franco Melli

Io sono rimasto deluso. Deluso perché avevo dato a questo match un’importanza che, in genere, do quando la Lazio sembra andar bene o illude. Nella partita della verità invece è crollata. Pensavo che con Sarri questo pericolo fosse contenuto, cancellato o ridotto di molto. I biancocelesti hanno fatto una partita forse addirittura peggio delle peggiori gare del passato. Sarri, che apprezzo molto, ha avuto complessi di inferiorità lunghi da qui a Milano.

Paolo Cericola

In questo momento la Lazio non è né carne né pesce. Ha perso le certezze dell’anno passato, e Sarri lo ha detto chiaramente. Ora si sta facendo un percorso completamente nuovo. Mister e giocatori, già durante il ritiro, dicevano che per attuare un certo tipo di progetto serviva tempo. La partita di San Siro è esattamente l’opposto di quello che la squadra in settimana prova in allenamento. In questo momento il gruppo non ha assimilato le certezze acquisite nel nuovo progetto. Quindi davanti alle difficoltà, come quelle dell’altra sera, la squadra perde la bussola.