Dopo aver cercato di incrementare il numero delle vaccinazioni con l’introduzione del Green Pass, il Governo starebbe pensando a rendere obbligatoria l’inoculazione per i cittadini italiani. Questo porterebbe, come ogni obbligo, ad una sanzione qualora non venisse rispettato. Al momento si tratta di un’ipotesi che, però, nelle prossime settimane potrebbe diventare una realtà concreta.

Sileri, sottosegretario alla Salute, ne ha parlato ai microfoni di Rai 3: “L’obbligo può esser fatto per fasce di età ma la decisione andrà presa a livello continentale. Perché in Italia possiamo anche mettere l’obbligo e raggiungere l’80% di vaccinati, però se nel Paese vicino il virus continua a circolare, la variante si sviluppa e arriva anche da noi”. Il Governo, dunque, ci pensa, ma vorrebbe che sia quantomeno l’Europa ad assumersi la responsabilità della decisione di un’obbligatorietà. Al momento, mentre si continua a discutere, il mondo scientifico è ancora molto diviso sul tema, come ha sottolineato Fabio Duranti a ‘Un Giorno Speciale’.

“Stiamo andando oltre il ridicolo ed entrando nella parte violenta. Io non ci volevo credere alla teoria del complotto ma sto comprendendo che c’è quella voglia di esagerare. Quelle teorie del complotto sono nulla in confronto di ciò che sta accadendo.
Noi ci sbracciamo per ribadire un principio fondamentale: non si può imporre l’una o l’altra strada. Mi riferisco al combattere questa malattia certamente non naturale. Di certo, ad oggi, la comunità internazionale è unanime nel dire che l’origine naturale è improbabile.

Per quanto riguarda le cure, ci sono quelli che dicono di curare precocemente. Poi ci sono quelli che vogliono curare con i monoclonali, che sono gli eredi del dottor De Donno. Poi ci sono i vaccinasti. Ci sono varie linee di pensiero che si scontrano le une con le altre, e non è che da una parte ci sono i cretini e dall’altra no. Anche gli scienziati hanno pensieri differenti, completamente diversi dagli altri. Imporne una significa avere un atteggiamento dittatoriale e violento. Il popolo può credere ad una tesi o ad un’altra. Ognuno ha i suoi ‘sacerdoti’. Le persone tendono a credere ad una o all’altra cosa sulla base delle proprie conoscenze e ideologie. C’è però chi dice: “Ho ragione io, gli altri sono di meno”. Non funziona così. Qui parliamo di scienza, non di politica. La scienza non può imporre l’una o l’altra soluzione.

Oggi, guardando quello che è accaduto in altri Paesi, come in Svezia, ci fa capire che le diverse posizioni hanno avuto diversi effetti. Come vaccinazioni, la Svezia è vicina agli Stati Uniti. L’India ha una percentuale bassissima. Italia, Stati Uniti, Inghilterra, Israele, hanno fatto vaccinazione di massa e hanno i dati peggiori. A prescindere che i dati siano migliori o peggiori, comunque, non c’è unanimità nel mondo scientifico. Non devi essere esperto: se hai studiato un po’ di educazione civica capisci che quando c’è un po’ di incertezza – come per il vaccino – parlare di obbligo e obbligare con un lasciapassare, credo sia veramente aizzare la gente ad essere anche violenta”.