Nella squadra dei virologi superstar un posto a se merita indubbiamente l’austero virologo meneghino Fabrizio Pregliasco, egli da subito è stato uno dei protagonisti della narrazione del terapeuticamente corretto. Rispetto all’arcigno collega Massimo Galli, Esculapio lombardo, Pregliasco ha un fare meno ruvido, anche se invero non meno austero nelle diagnosi e nelle ricette. Memorabile la sua esortazione di qualche mese fa a praticare il distanziamento sessuale e all’occorrenza anche l’individualismo erotico, emblema del Covid Free fra le coperte. “Il virologo Pregliasco consiglia astinenza o fai da te”, così titolava Il Tempo in data 23 ottobre 2020. In questo agosto 2021 l’austero virologo meneghino ci ha sbalorditi con un tripletta davvero notevole che vogliamo celermente ripercorrere e commentare.

Prima sortita degna di nota: “La Delta ora attacca i giovani”, così sul Il Tempo del 17 agosto. Con queste parole il virologo milanese ci segnala nemmeno troppo obliquamente che nemmeno i più giovani sono al sicuro e che dunque anche essi devono essere sottoposti al leviatano tecno-sanitario e comunque alle benedizioni di massa che esso contempla in forma coatta, seppure mediante le partiche ricattatorie connesse all’infame tessera verde.

Seconda sortita degna di commento di Pregliasco: “Vaccino non esonera da dispositivi di protezione”, così su Adnkronos il 3 agosto. Con queste parole Pregliasco ci spiega candidatamene che con le benedizioni di massa e con il siero sempre laudando in saecula saeculorum non si esce dall’emergenza, non si torna alla normalità, non si abbandonano i lockdown a yo-yo e la civiltà neo-orwelliana del distanziamento sociale. Al contrario l’emergenza come nuova anormalità prevede sempre nuove benedizioni a ciclo continuo e ovviamente la persistenza del nefasto binomio di distanziamento sociale e tecnologia digitale.

Terza e ultima sortita di Pregliasco: “Bravo Toti, vaccino obbligatorio per gli over 50”, Huffington Post 12 agosto. Il virologo si spinge addirittura a sostenere il governatore della Regione Liguria, quello che per inciso nel 2020 proponeva i braccialetti sulle spiagge per garantire il distanziamento sociale che qualche giorno definiva talebani quanti osassero sollevare dubbi intorno al siero benedetto. Lo steso Toti che tra l’altro si è apertamente detto favorevole ad impedire l’ingresso nei supermercati ai non muniti della tessera verde della discriminazione. Pregliasco lo encomia apertis verbis e si dice d’accordo con lui circa l’esigenza di rendere obbligatoria la benedizione di massa per coloro i quali abbiano già superato la soglia dei 50 anni di età.

Sarebbe interessante per un dialogo con il dottore Pregliasco magari anche sui problemi etici e giuridici legati all’introduzione di una vaccinazione di massa con un vaccino sul cui bugiardino sta scritto testualmente che per avere la garanzia della sicurezza bisogna attendere il 2023. Sarebbe interessante, dicevo, per un dialogo con Pregliasco avere la possibilità di un dibattito. Intanto ci limitiamo a segnalare che questa tripletta del virologo meneghino veramente merita un commento.

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