Il Green Pass pone in una situazione a dir poco intricata ristoratori e baristi, che dovrebbero controllare i documenti di chiunque voglia entrare al chiuso e sedere all’interno del locale pubblico. Una misura fortemente contestata da molti esponenti della categoria, che rivendicano a gran voce l’impossibilità di “fare i poliziotti”.
In diretta a “Un giorno speciale” ne abbiamo parlato Paolo Bianchini, presidente di MIO Italia, associazione di imprese che operano nel settore Ho.Re.Ca., ospitalità e turismo.

Il ristoratore e rappresentante della categoria ha lanciato l’allarme: non è possibile, per i lavoratori dell’ambito della ristorazione, controllare documenti e Green Pass dei propri clienti, violando – tra l’altro – la privacy relativa ai dati sensibili. Una situazione che, secondo Bianchini, diventerà ancor più grave ed estrema nella stagione dei primi freddi: ha spiegato il perché ai microfoni di Stefano Molinari.

“Green Pass? Noi ristoratori dovremo fare il nostro lavoro, non i poliziotti. Questo Green Pass lo abbiamo da subito osteggiato perché naturalmente contestiamo il fatto che i nostri locali sono pubblici esercizi e noi non siamo funzionari di pubblica sicurezza. Non possiamo controllare documenti e dati sensibili dei nostri clienti, quindi da domani continueremo a fare il nostro lavoro. Non possiamo fare i poliziotti.
Io da subito ho proposto l’autocertificazione come soluzione alternativa: così viene tolta a noi la responsabilità nel caso in cui venisse dichiarato il falso. Questa proposta è stata ripresa da Salvini e dal ministro Garavaglia nella cabina di regia di stamattina: speriamo che qualcosa venga modificato. C’è tutta la questione che entrerà in ballo in autunno.

Il cliente può certificare che ha fatto il tampone, ha avuto il Covid… Noi, non essendo poliziotti, non controlleremo mai i documenti alle persone!
Il vaccino è volontario, non obbligatorio. Se un italiano decide di non fare il vaccino per qualsiasi motivo che va al di là dell’essere no vax, non può essere penalizzato e segregato. Io questa cosa non la farò mai ad un mio cliente! A settembre, quando arriverà un po’ di freddo, bar e ristoranti toglieranno i tavoli fuori, troveremo i mezzi pieni e daranno sempre la colpa a noi. Arriveranno i guai veri“.