Si sono svolti oggi, presso la Basilica di Sant’Andrea di Mantova, i funerali del Dottor Giuseppe De Donno, il medico che per primo ha sperimentato la cura con il plasma sui malati di Covid.
De Donno era originario di Eremo di Curtatone, vicino Modena. Proprio il luogo dove è stato trovato senza vita e dove è stata allestita la camera ardente presso la sala consiliare del comune.

Se lo domandano in tanti: lo hanno ucciso o si è davvero suicidato?
Ma certo che lo hanno ucciso. E i mandanti sono sotto gli occhi di tutti.
Lo ha ucciso quel sistema mediatico che prima lo ha portato alla ribalta, poi quando ha ricevuto il contrordine ha provato a screditarlo, ad umiliarlo per poi isolarlo.
Lo ha ucciso il sistema politico che avrebbe dovuto tutelarlo, che avrebbe dovuto vedere in lui un eroe per ciò che provava a fare al di là dell’efficacia o meno della cura da lui sperimentata. Ma più quella cura funzionava, più la politica lo trattava come un nemico.

Rendersi conto di questo ha totalmente destabilizzato il medico modenese. I mandanti sono quegli scienziati in pieno conflitto d’interessi che non gli hanno perdonato il fatto che proprio la scienza gli desse ragione.
I mandanti sono quei giornalisti prezzolati che hanno provato ad attaccarlo sulle sue debolezze per screditarlo come chiedeva il loro padrone.
I mandanti sono i colleghi che lo hanno attaccato in maniera pretestuosa.

Se esiste qualcuno che gli ha stretto la fune al collo lo stabilirà la Magistratura: molto probabilmente questa tesi non sarà suffragata da prove. Ma che lo abbiano indotto a fare quel tragico gesto, chi può negarlo?
Basta ascoltare le sue ultime interviste e il senso di smarrimento per essersi trovato improvvisamente nel fuoco incrociato di media, politica, pseudoscienziati e poteri forti. Non vi basta questo per dire che lo hanno ucciso?
Ciao eroe, continuerai a rappresentare un faro per molti di noi. Buon viaggio, e scusaci ancora.

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