Corrono tempi duri per emittenti e testate giornalistiche che tentano di fare un’informazione svincolata dai dettami del Governo di turno. L’emergenza Covid che avrebbe potuto aprire le porte a un giornalismo libero in grado di proporre un dibattito serio e plurale ha invece ribadito uno schema antiquato: premiare solo chi si schiera dalla parte dei padroni. Padroni in questi caso del discorso dominante sul Covid e sulla gestione dell’emergenza tout court.

In questo contesto rientra l’istituzione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico del “Fondo emergenze emittenti locali”, che a dispetto del nome non prevede aiuti per tutti in modo indiscriminato, bensì l’erogazione di un contributo straordinario in favore delle emittenti radiotelevisive locali che si impegnano a trasmettere messaggi di comunicazione istituzionale relativi all’emergenza sanitaria. Nello specifico sono stati stanziati ben 50 milioni di euro, ripartiti tra tv commerciali, tv comunitarie, radio commerciali e radio comunitarie che si sono aggiudicate la lauta ricompensa.

Il decreto e gli elenchi dei media che hanno presentato domanda di accesso al contributo straordinario sono stati mostrati in diretta da Fabio Duranti, che li ha commentati con il giornalista de La Verità Fabio Dragoni.

▷ Elenco tv commerciali:
https://www.mise.gov.it/images/stories/documenti/ELENCO_FINALE_DOMANDE_TV_COMMERCIALI.pdf

▷ Elenco tv comunitarie:
https://www.mise.gov.it/images/stories/documenti/ELENCO_FINALE_DOMANDE_TV_COMUNITARIE.pdf

▷ Elenco radio commerciali:
https://www.mise.gov.it/images/stories/documenti/ELENCO_FINALE_DOMANDE_RADIO_COMMERCIALI.pdf

▷ Elenco radio comunitarie:
https://www.mise.gov.it/images/stories/documenti/ELENCO_FINALE_DOMANDE_RADIO_COMUNITARIE.pdf