È tempo di vacanze, ma è utile parlare del lavoro perché questo è il tema principale. Oggi volevo porre la nostra attenzione su due settori in grande movimento: banche e smart working.

Il primo, quello bancario, è un settore in totale movimento. Un movimento che anche grazie ai dati forniti in questo periodo dalla Fabi, il più grande sindacato dei bancari italiani, ci dice che ormai le banche si stanno orientando nella vendita di prodotti finanziari. Una sorta di negozio e non più la classica funzione bancaria.
Questo cosa porta? Porta al fatto che i lavoratori bancari saranno obbligati sempre di più a cercare clienti, a vendere prodotti finanziari sulla sanità privata, sulle pensioni private. Il problema è quindi la pressione indebita su questi lavoratori. E poi l’utenza, la clientela: quali saranno i prodotti posizionati per queste grandi fasce di cittadini?

Detto questo, c’è il lavoro da remoto, lo smart working. Anche qua le cose non vanno bene, perché vengono date indicazioni per ridurre la busta paga di questi lavoratori. Quindi uno sceglierà di restare a casa, poi magari diventa anche un pollo da batteria, lavora da casa e guadagna di meno. Ma già così le aziende, specialmente quelle grandi, guadagnano di più.

Quindi stiamo andando verso una massimizzazione dei profitti, sia nel settore bancario che in quello dello smart working, che ci dicono che ora è necessario un cambio di sistema. Un cambio di sistema che ci consenta di lavorare tutti, lavorare meno e vivere meglio. Oppure si lavora male, poco e si arricchiscono i soliti noti. Dobbiamo spezzare questa spirale.

3 minuti con Marco Rizzo