Il 3 luglio scorso Julian Assange, fondatore di Wikileaks, ha compiuto cinquant’anni. Ennesimo compleanno passato rinchiuso in un carcere di massima sicurezza in Inghilterra, dove è recluso dall’11 aprile 2019, dopo aver trascorso quasi dieci anni all’interno di un’ambasciata per aver contribuito a far emergere scomode verità, rendendo pubblici migliaia di documenti che testimoniano crimini di guerra degli Usa.

A Roma c’è stato un sit in in suo onore, in piazza Trilussa, per chiedere a gran voce la sua scarcerazione. Al presidio erano presenti Pino Cabras, deputato del gruppo “L’alternativa c’è” che ha proposto di riconoscere al giornalista lo status di rifugiato politico. Silenzio da parte delle altre formazioni politiche, permettetemi di dire vergognoso silenzio. La libera informazione non interessa a tutti. Tanti auguri invece a Julian Assange da parte di tutte le persone libere, per il suo ineguagliabile contributo alla verità.

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