Enrico Michetti è il candidato sindaco del centrodestra per le prossime elezioni di Roma. L’avvocato, direttore della Gazzetta Amministrativa, alla fine ha convinto tutti e scenderà in campo nella corsa al Campidoglio. Una carta pescata dal mazzo della società civile, proprio come indicava da tempo il leader della Lega Matteo Salvini. Il senatore ha dato nel pomeriggio l’annuncio ufficiale del nome, al termine del vertice che si è rivelato decisivo.

Sarà Michetti la punta di un teorico tridente, composto anche da Simonetta Matone come candidato prosindaco di Roma e Vittorio Sgarbi candidato assessore alla Cultura. Michetti, da nome a sorpresa a profilo giusto per “vincere al primo turno”: questo è l’obiettivo che si è posto Salvini, intervenuto in diretta ai microfoni di Luigia Luciani e Stefano Molinari.

Ecco l’intervista a Matteo Salvini a Lavori in Corso.

“Di Michetti mi è piaciuta la concretezza”

“È una buona notizia: Roma non ha un candidato sindaco, ma ha una squadra che il centrodestra propone ai romani. Con Radio Radio che ha anche un ruolo rilevante nella composizione di questa squadra. E quindi ne avremo modo di parlare con gli ascoltatori a lungo.

Cosa mi è piaciuto di Michetti? La concretezza. Io sono curioso per natura, non dico mai di no a pacchetto chiuso. Simonetta Matone la conoscevo già da prima per il suo impegno in difesa delle donne, dei minori maltrattati, per le presenze televisive da Vespa.

Mentre Michetti non lo conoscevo. L’ho incontrato e la cosa che mi ha colpito è che abbiamo parlato non di politica, ma di città. Quindi dell’Atac, dei depositi che ho visitato, dei mezzi pubblici che vanno in fiamme, degli autisti che hanno bisogno di più sicurezza a bordo. Abbiamo parlato di Ama, dei rifiuti e del fatto che a Roma serve almeno uno, se non due, impianti ultramoderni, ultraleggeri, a impatto zero, però di valorizzazione dei rifiuti. Come in tutto il resto d’Italia e d’Europa. Abbiamo parlato dell’anello ferroviario, che è un progetto di cui sento parlare da quando ho messo piede a Roma e che spero nel prossimo quinquennio trovi finalmente completamento. Quindi abbiamo parlato della città.

Il prossimo sindaco di Roma, oltre che a restituire orgoglio a questa straordinaria città, dovrà recuperare anni e anni di mancata manutenzione”.

“Presenteremo a Roma un’idea di città”

“C’è bisogno di una squadra. Ce n’era bisogno prima del Covid, ce n’è bisogno a maggior ragione per recuperare un anno e mezzo di morte, paura, chiusura, distanza. Roma non ha bisogno di un sindaco, Roma ha bisogno di alcune centinaia di persone a partire dai Municipi per portare avanti le lancette dell’orologio.

Io oggi ho chiamato Simonetta Matone, una, due, tre volte, abbiamo ragionato e si è messa a disposizione del progetto. Vale per Milano, come per altre grandi città: servono competenze diverse, quindi uno può essere esperto di diritto amministrativo e di procedimenti burocratici, un altro di sociale, periferie, comunità, lavoro. Quindi presentare ai cittadini romani non solo un nome, come può essere Gualtieri, Calenda, Raggi, ma un’idea di città. Il senso di squadra è questo.

Ringrazio sicuramente Enrico che ha accettato la responsabilità di mettersi in prima fila, però ringrazio anche e soprattutto Simonetta che farà parte di una squadra che spero per almeno dieci anni si prenderà cura di questa straordinaria città, dove c’è da tempo rassegnazione”.

Michetti profilo votato da tutti?

“È uno degli obiettivi che mi hanno portato già mesi fa a chiedere all’intero centrodestra di scegliere candidati civici. Io penso che il Covid ci abbia insegnato a essere più concreti, uniti e a superare i recinti ideologici. E quindi sono contento di averlo proposto. Candidati che non abbiano addosso una maglietta della Roma o del Lazio, ma candidati in gamba. I romani le hanno provate tutte: sinistra, destra, 5 Stelle. E invece di andare avanti si è tornati indietro.

Essere per la prima volta con il simbolo della Lega sulle schede delle elezioni a Roma sarà un’emozione”.

“Sindaci civici valore aggiunto del centrodestra”

“Aver trovato come ticket Michetti-Matone, due persone che non hanno mai fatto politica attiva fino a poco tempo fa, ma che hanno passione per la loro città. Con uno stipendio, ce lo diciamo, per un sindaco o un prosindaco che ha la responsabilità di due milioni di abitanti o di un milione di abitanti, vuol dire amare la città.
Il prossimo sindaco di Roma sarà il sindaco del giubileo, il prossimo sindaco di Milano sarà il sindaco delle Olimpiadi. Non saranno due amministrazioni qualunque.

Michetti e Matone hanno amministrato la cosa pubblica per decenni. Michetti nei tribunali, collaborando con Comuni e Regioni. Simonetta Matone lavorando con i giudici, gli avvocati, le famiglie, i bimbi, le donne. Quindi diciamo che ora bisogna guardare al resto della squadra. Servirà un assessore all’Urbanistica con le idee chiare, un assessore alla Viabilità, un assessore al Decoro urbano e alla Sicurezza. Squadra tecnica o politica? Io adoro la politica, questa è la mia passione. Quindi è chiaro che la politica dovrà prendersi la sua responsabilità. Ci dovremmo mettere la faccia. Però che i sindaci siano espressione delle città, secondo me rispetto a Pd e 5 Stelle e un valore aggiunto che il centrodestra ha raggiunto”.

“Obiettivo vincere al primo turno”.

“L’obiettivo del centrodestra è vincere al primo turno. E risparmiare ai romani 15 giorni supplementari nella seconda metà di ottobre, quindi convincere la maggioranza dei cittadini (non di centrodestra o centrosinistra) da Settecamini a Ponte Milvio che l’idea di città che abbiamo in testa sia quella giusta”.