Si aprono le danze in casa centrodestra, con lo sguardo puntato alle prossime elezioni amministrative. Questa mattina, venerdì 11 giugno, presso il tempio di Adriano a Roma si è svolta la conferenza stampa di presentazione del candidato sindaco Enrico Michetti, insieme alla candidata prosindaca Simonetta Matone. Alla presenza dei leader Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani, l’incontro è stato l’occasione per prendere la rincorsa e inaugurare ufficialmente la campagna elettorale.

Un momento di dichiarazioni degli esponenti politici e della società civile, ma anche di condivisione dei progetti in programma e degli obiettivi da raggiungere per Roma. Tra gli interventi si è registrato anche il primo, vero, discorso alla stampa del professor Enrico Michetti, che ha messo subito in evidenza la sua idea per la Capitale: “Roma è governabile, serve onestà e competenza, è la città più complessa del mondo”.

Michetti si è lasciato andare anche ad alcuni dettagli dell’incontro con Salvini e Meloni: “Ci siamo visti attorno a un tavolo e c’erano i suoi collaboratori. Alle 11 da Giorgia stessa riunione, già ci eravamo visti con Vittorio, Lorenzo, Giovanni, Claudio, per parlare di programmi”.

Ecco il discorso completo dell’Avv. Michetti.

“Roma è governabile. Per governare una città c’è bisogno di onestà e competenza. Roma è la città più complessa al mondo, noi dobbiamo riuscire restituire alla città eterna il ruolo di caput mundi. È molto difficile, ma non è impossibile.

Gli altri candidati non sono nemici, neanche avversari, sono colleghi. Io nei confronti dei colleghi ho il massimo rispetto. Non parlerò mai di loro, parlerò del presente e del futuro di Roma. Di quello che noi vogliamo fare per Roma. Questa è la più grande occasione che ho nella mia mia vita per restituire alla mia città qualcosa.

Qualcuno mi ha definito “Tribuno”, che bello… è il massimo che si può dare a un cittadino di Roma. Non esiste termine più alto. Il tribuno della plebe era colui che rappresentava il popolo di Roma. Era sacro e inviolabile. Cesare Ottaviano Augusto che io considero il più grande imperatore di Roma, riportò la pace, quello che manca a Roma. Quindi ringrazio chi mi ha onorato di questo termine.

Noi siamo già all’opera. Già ci siamo confrontati sui temi. Io mi metterò al servizio di questa città, di un grande capitale umano fatto da tutti i dipendenti di Roma Capitale, al servizio di tutte le categorie che più hanno sofferto in questo periodo di Pandemia, al servizio delle persone che ogni giorno vivano grazie al loro lavoro e se non lavorano crepano”.