È ampiamente circolata la notizia risalente a qualche giorno addietro relativa alla signora che durante il volo ha assunto un atteggiamento non propriamente da educanda. Così titolava, tra gli altri, il Messaggero in data 31 maggio 2021: “Insulti, calci e sputi in aereo, la passeggera denunciata: io la vita me la godo”.

La notizia non avrebbe grande interessante. Nondimeno la notizia ha un suo interesse per coloro i quali guardino criticamente e procedano controvento rispetto alle narrazioni dominanti. In sostanza, la vicenda che tanta attenzione ha ricevuto della signora che ha reagito in questo modo scomposto e senz’altro indegno, è stata utilizzata dall’ordine del discorso dominante con un chiarissimo intento: far passare come inaccettabile ogni critica rispetto all’ordine del discorso dominante e rispetto. In sostanza chiunque critichi il nuovo Leviatano tecno-sanitario, rifiutando i suoi simboli e le sue prassi, è in tutto e per tutto assimilabile alla signora del volo.

Mai si tratta di rispettabili medici, di teorici raffinati, di persone a modo che avanzano delle pacate critiche rivendicando la libertà, il diritto di espressione e richiedendo il ripristino dei diritti sequestrati. Niente affatto, chiunque critichi l’ordine del discorso dominante è assimilato a un pericoloso negazionista, a un complottista o a chi reagisce in maniera incivile e scomposta.

In sostanza: la fabbrica del consenso, il Ministero della Verità, la nuova produzione dell’ordine ideologico ci segnala in maniera inequivocabile che soltanto i pazzi, soltanto gli acefali, soltanto i manigoldi, sono nelle condizioni oggi di criticare un ordine che ogni persona ragionevole dovrebbe serenamente, di buon grado accettare.

Ecco qual è la funzione narrativa dell’esempio della signora e del volo: screditare ogni forma di contestazione, ostracizzare ogni possibile contestazione dell’ordine dominante subito assimilandolo alla reazione della signora di cui sopra.

RadioAttività, lampi del pensiero con Diego Fusaro