Arriva l’autorizzazione dell’Unione Europea alla commercializzazione delle tarme essiccate della farina come alimento. È il primo ok dell’Europa a un insetto: l’alimento potrà essere utilizzato come spuntino o come ingrediente in numerosi prodotti alimentari, ad esempio come polvere in prodotti proteici, biscotti o prodotti a base di pasta.

A creare numerose polemiche è arrivata la trasmissione ‘Anni 20‘ di Rai 2 che ha preso una posizione fortemente critica della decisione europea: “Cosa ci offre l’Europa per fine cena? Un gustoso biscotto alla farina di vermi. Un film dell’orrore? No, ce lo chiede l’Europa di mangiare da schifo”. Il programma però invece di essere visto come una difesa dell’alimentazione italiana è stata accusato di anti-europeismo.

Cosa ne pensa lo Chef Antonello Colonna di questa decisione dell’Unione Europea? Ce lo ha spiegato in diretta a ‘Food Sport’ in compagnia di Ilario Di Giovambattista, Francesco Di Giovambattista, Enrico Camelio e Valerio Visintin.

Ieri ero presente alla trasmissione ‘Anni 20’ su Rai 2. Io ho cercato di trovare, con quel pizzico di ironia, le parole giuste per spiegare bene quello che accade. In poche parole stanno massacrando e minacciando tutti quei prodotti alimentari che hanno fatto la storia e il successo dell’Italia in tutto il mondo. Siamo di fronte ad una dittatura causata da questi emendamenti dell’Europa secondo cui il parmigiano è diventato semaforo rosso, l’olio extra vergine d’oliva è diventato semaforo rosso, il vino deve essere annacquato.

Questa mattina la trasmissione televisiva è stato denunciata e tutte le forze istituzionali della Rai hanno preso le distanze dal programma andando invece a favore dell’Unione Europea. Questo secondo me non è corretto perché noi dobbiamo tutelare i nostri prodotti“.

L’opinione del critico Valerio Visintin

Condivido in gran parte il concetto di Colonna. A proposito degli insetti la cosa che mi fa più irritare è che venga contrabbandata una motivazione ridicola in base alle quale è necessario nutrirsi di insetti perché potrebbe venir meno il supporto alimentare per la popolazione. Questo non riguarda certo il mondo occidentale, che è la parte del pianeta dove il cibo viene buttato e spesso nemmeno raccolto. Ad esempio in Sicilia ci sono coltivazioni di pomodorini che non vengono raccolti perché non si guadagna abbastanza. Quindi è un assunto fantasioso che serve a corroborare una operazione meramente commerciale che muove interessi economici superiore a qualsiasi retaggio etico“.