Amarissimo Napoli. Un pareggio che puzza di sconfitta, la partita più facile ha riservato il finale imprevisto e imprevedibile, il Verona turista sul golfo ha tolto Gattuso e i suoi dal paradiso della Champions League, di contro la Juventus si ritrova nel torneo più importante con una prestazione superba a Bologna ma al di là del risultato largo, la quarta vittoria consecutiva mai ottenuta quest’anno, la notizia è un’altra ed è clamorosa: Cristiano Ronaldo in panchina, a osservare la Juventus del futuro, perché questo è il segnale dato da Pirlo, in avanti Morata e Dybala, in mezzo al campo Danilo, Rabiot e Kulusevski con Chiesa tuttofare, un nuova formazione ma forse la formazione del prossimo futuro, prescindendo dal fenomeno portoghese e dall’allenatore.

Il Milan è andato a vincere a Bergamo e non era facile la sua missione, solito nervosismo tra i bergamaschi alla seconda sconfitta consecutiva, espulso de Roon, troppo inquieto Gasperini, due rigori hanno portato Kessie e il Milan di nuovo nella Champions League, al secondo posto alle spalle dell’Inter, restituendo a Milano la coppia storica che era rimasta nel canneto dinanzi al dominio juventino.

Il quartetto è completo, così in Europa League accanto al Napoli si presenta la Lazio, pur sconfitta con il Sassuolo che si è piazzato alle spalle della Roma.

Finale con la sorpresa che nessuno poteva aspettarsi, il campionato dei tamponi lascia nudo il Napoli, attorno a Gattuso troppe voci maligne e mai una tutela vera da parte di De Laurentiis impegnato a un casting inopportuno e maleducato.

Prevedo storie e storiacce, come sempre e più di sempre. Si scriverà di allenatori, da Conte e i suoi dubbi capricciosi poco seri per un campione, a Pirlo e perché no a Gasperini e a Inzaghi. Ci divertiremo. Si fa per dire.

Tony Damascelli