Ascoltate la folle dichiarazione sulla molotov al centro vaccinale ▷ “Siamo in mano a virologi fuori di testa”

Sono giorni di tensione per l’Italia, con la pazienza della popolazione, sopratutto delle fasce più colpite dalle chiusure, che sembra andare per esaurirsi. L’alternanza tra zona rossa e zona arancione ha portato non poche difficoltà e i disagi sul fronte economico si stanno trasformando in ribellione sociale.

Oltre alle manifestazioni che si sono svolte in tantissime città italiane, l’attenzione dei media si è concentrata anche su quanto accaduto a Brescia, dove sono state lanciate due molotov su strutture adibite alla funzione di centro vaccinale.

Enrico Michetti, Direttore della Gazzetta Amministrativa, commenta l’accaduto in riferimento a ciò che è stato detto da un importante virologo subito dopo l’accaduto. Queste le parole dello scienziato: “Occorre che, dopo l’obbligo vaccinale, venga fatta una legge che colpisce chi mette bombe a un centro vaccinale“. Come se oggi la legge permettesse di lanciare bombe contro un centro vaccinale…

Ecco l’intervento del Prof. Michetti a “Un giorno speciale”, in compagnia di Fabio Duranti e Francesco Vergovich.

“Per farvi capire a chi siamo in mano vi leggo una dichiarazione di uno dei vertici della virologia. Hanno tirato una molotov al centro di Brescia dove stavano facendo i vaccini. Allora questo signore, senza conoscere, già fa la condanna e dice: «Il fatto è da attribuire a frange pericolose no-vax». In questo paese prima si fanno le sentenze e poi, se avanza tempo, il processo. E continua: «Occorre che, dopo l’obbligo vaccinale, venga fatta una legge che colpisce chi mette bombe a un centro vaccinale». Come se mettere bombe dentro un centro vaccinale oggi è lecito. Qui siamo fuori di testa.

Questi rappresentano la scienza ma la #scienza è un’altra cosa, è rispetto. Quello che è successo in Rai con Bruno Vespa è pericoloso: quando tu chiedi la radiazione di qualcuno dall’albo perché ha un’idea diversa dalla tua, quello è pericoloso perché gli stai togliendo la dignità. Perché quando togli il lavoro a una persona, gli hai tolto la dignità. Io ho la morte nel cuore quando vedo le saracinesche chiuse. Il lavoro è dignità. Quando invece una persona percepisce i soldi senza guadagnarseli e non prova nulla, come se fosse dovuto, quella persona la dignità non ce l’aveva proprio. Per cui non è che gli stai togliendo niente, non ha dignità”.