Sono passati solo tre giorni dall’entrata in vigore del nuovo Dpcm, eppure si discute già di una nuova stretta con misure ancora più stringenti. Sotto la lente d’ingrandimento degli esperti è finita la situazione delle terapie intensive e la velocità con cui le nuove varianti si stanno muovendo, provocando un innalzamento di nuovi contagi.
Per questo motivo il Governo sta già pensando di anticipare l’orario in cui scatta il coprifuoco, misure già di per sé molto discussa, e di stabilire un vero e proprio lockdown per i weekend, nel mirino per il flusso di gente sopra la media. Già rafforzati, invece, sono i controlli chiesti dal Viminale con servizi “mirati e pianificati”.
Insomma, nonostante l’arrivo del vaccino e la campagna di inoculazione che va avanti, si torna a parlare di chiusure. Non è d’accordo con le scelte del Governo Draghi il senatore Gianluigi Paragone, che ai microfoni di Luigia Luciani e Stefano Molinari si è scagliato contro lockdown, mascherine e vaccini.
Ecco il parere dell’Onorevole Paragone a “Lavori in corso”.
“Mascherine poco più di una bandana alla bocca”
“È un anno che siamo qua sempre sul solito balletto. Tutta questa salvaguardia della salute io non la vedo, infatti continuano a mandare in giro gente con delle mascherine che alcune sono taroccate e altre le mettiamo perché abbiamo paure della reazione sociale. Però di queste mascherine non sappiamo nulla, sono autocertificate da chi le produce. Mi sembra che qui stiamo vivendo dentro una bolla ipnotica e cerchiamo in qualche modo di metterci delle toppe.
Su ogni cosa io mi sto stufando. Dalle mascherine ai vaccini vedo che trionfa il politicamente corretto. Se apri bocca e dici per tempo delle cose che dopo un po’ di mesi accadono, quando le dicevi prima passi per complottista, negazionista e tutte quelle parole del caz** che vengono utilizzate per tentare di tacerti. Però noi non tacciamo, noi non stiamo zitti, noi continueremo a denunciare. Perché gli altri, quelli bravi, finora stanno combinando solo dei casini incredibili.
Ormai ci sono 10 procure che stanno indagando su queste mascherine che abbiamo importato in maniera ‘ad minchiam’. Le stiamo importando così, le mettiamo sul mercato, la gente pensa di aver messo la mascherine e invece sta mettendo qualcosa che è poco di più di una bandana con cui proteggere naso e bocca.
Stanno costruendo una narrazione completamente terrorizzante. Fuori le mascherine si possono anche non utilizzare, a meno che non ci sia un assembramento tale da mettersela. Ma se stai fuori e attorno non c’è nessuno, mi dite a che cosa servono ste mascherine? Sono più le mascherine messe in commercio e che non danno la protezione così come lo certificano al momento della vendita”.
“Vaccino talmente miracoloso che loro non si prendono responsabilità”
“Si sono inventati pure l’arancione rafforzato. Tutto perché hanno paura a dire rosso perché dovrebbero pagare i ristori. Allora cosa fanno, ti blindano, ti bloccano, però sei in arancione rafforzato. Ma per quanto tempo pensate che la gente possa reggere uno stress di questo tipo.
Hanno trovato il vaccino miracoloso in un anno. Poi però il vaccino è talmente miracoloso che tu devi certificare e immunizzare tu dalle responsabilità le case farmaceutiche e pure lo Stato. Ormai siamo nella bizzarria più totale.
Io comincio a pensare che le chiusure non servano a nulla. La chiusura totale che stanno facendo non porta a niente, se non a inguaiare ancora di più il problema economico.
Una delle crisi che stiamo vivendo è che il numero di terapie intensive è rimasto pressoché uguale. E anche tutti quei dispositivi che avrebbero dovuto fare da tampone ad un aumento delle terapie intensive non ci sono. E allora non possiamo continuare a tenere un Paese bloccato perché non abbiamo dei posti in terapia intensiva”.