Un’altra occasione perduta per il Benevento, ma in fondo il pareggio è il risultato giusto per una partita che non ha dato tante emozioni. Se dovessimo seguire le statistiche la Samp supera di un solo tiro nei tiri totali; di due tiri in porta; raddoppia circa il possesso palla (64% a 36); raddoppia nei passaggi (468 a 269); nei calci d’angolo (10 a 2); e nella precisione dei passaggi stessi è migliore della strega.

Alla fine dei primi 45’, il risultato è 0 a 0 e la partita è abbastanza noiosa.

Al 55’ Caprari fa un gol difficile, che prende un effetto strano; tipo quello che di solito prende la palla quando si tenta un cross al centro dell’area e invece esce un tiro sbilenco; ma l’ex Samp sorprende il portiere blucerchiato.

Al 67’ entra Viola al posto di Insigne e il Benevento sembra risvegliarsi, diventando pericoloso. Lapadula spreca un passaggio di classe di Nicolàs Viola che lo mette da solo davanti al portiere, ma l’azione si risolve in un nulla di fatto.

L’entrata di Quagliarella ridona un po’ di brillantezza alla Samp che all’80’ pareggia meritatamente con un gol di Keità.

In conclusione, e stata una partita noiosa per un mezzogiorno domenicale grigio.

Mimmo Politanò