“Conte è in difficoltà nel reclutare senatori. Governo sta corteggiando UDC per averli nel Consiglio dei Ministri” ▷ Salvatori (HuffPost)

La crisi di Governo non sembra volgere a fine, anzi, le cose per Conte potrebbero complicarsi inesorabilmente dopo quanto accaduto stamani.
A Roma, alle prime luci dell’alba la polizia ha perquisito anche la casa del Senatore Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’Udc, indagato per associazione a delinquere aggravata dal metodo mafioso. Una maxi operazione in tutta Italia, con 13 arresti e 45 domiciliari contro la ‘Ndrangheta che porta via al nuovo esecutivo un altro possibile consenso, viste le sue intenzioni di dimettersi.
Il centrodestra continua così a pressare il Presidente Mattarella, mentre Conte continua il suo complicato calciomercato per rinforzare una maggioranza ormai poco più che risicata.

Pietro Salvatori, giornalista dell’Huffington Post, evidenzia le varie dinamiche disfunzionali che regnano all’interno del corpo politico italiano. Ecco il suo intervento a “Lavori in corso”.

“La partenza, da quota 157 senatori, deve essere irrobustita di almeno altre 10 unità.
La mia sensazione è che il Governo Conte è in difficoltà. Oltre a quelli che hanno votato martedì scorso servono altri senatori.

I 5 Stelle dicono in maniera furbesca “no” a indagati per mafia ma è obliqua questa cosa. Più passa il tempo e più diventa difficile. I 5 Stelle chiamano costruttori coloro che fino a un mese fa chiamavano voltagabbana. Quella è l’arte della politica e del possibile. Il punto è che quando tocca agli altri sono tutti cattivi, quando tocca a te “eh no, l’europeismo”, “i costruttori” ecc… quella è la grande contraddizione che risuona ancora di più per un partito che ha preso i voti dicendo “noi siamo diversi dagli altri”.

Il problema di Conte è la sua sopravvivenza a Palazzo Chigi, il problema del PD è in qualche modo preservare il partito attraverso la costruzione di una maggioranza che non porta al voto perché questo implicherebbe tante cose. Non scordiamoci che il segretario del PD è lo stesso che meno di un anno fa diceva che il Governo che lui ha appoggiato ha fatto una riforma della Costituzione pericolosa (il taglio dei parlamentari) in assenza di una modifica della legge elettorale. Se il Governo cade domani questa contraddizione esplode nel PD. Il PD ha una serie di problemi che non includono la sopravvivenza politica di Conte. Nel giro di qualche giorno possiamo vedere questa fase cambiare.

La pandemia è un grande alibi per tutti. I conti si fanno poi su Governo, opportunità di starci o non starci. Ci sono delle voci nel centro-destra che dicono: “Ma perché prendere noi il Governo dopo un anno di macerie economiche con il blocco dei licenziamenti?”.

Il fatto che il Governo stia ventilando all’UDC l’ipotesi di entrare nel Consiglio dei Ministri è una cosa che confermano a me le fonti politiche che ho. Dopodiché gli esponenti di primo livello, di spicco dell’UDC, sono tre o quattro. Si può parlare di Cesa, del Senatore Ciaccone, di Paola Binetti, di De Poli (più refrattario), ma insomma quelli sono; non si esce da quel giro lì.

Partito di Conte? Questi sondaggi lasciano il tempo che trovano. Scelta Civica di Monti era dato a più del doppio di quello che poi prese, non avevano i numeri neppure per fare una coalizione con Bersani. Il consenso e la popolarità di un personaggio politico non si trasforma automaticamente in voti. L’elettorato vota un’idea, una narrazione. Salvini buca per questo. I 5 stelle hanno bucato per questo. Quali sono le idee costitutive di Conte?”