Il Lazio, insieme ad altre 15 regioni, ha raggiunto i parametri necessari affinché scatti la zona gialla. Nel frattempo, la campagna vaccinale continua, seppur con grossi rallentamenti dovuti alle dosi che sono risultate insufficienti a garantire i ritmi previsti dall’esecutivo.

Se da un lato dunque la situazione pare migliorare, dall’altro cresce la preoccupazione. La comunità scientifica internazionale, alla luce della gravità del momento, si è quindi esposta circa la proprietà intellettuale del vaccino Covid, sottoscrivendo un appello nel quale si chiede che venga liberato da ogni vincolo rendendolo così riproducibile dagli stati.

Stefano Molinari e Luigia Luciani hanno intervistato il Prof. Francesco Vaia, Direttore sanitario dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, per fare il punto della situazione. Ecco cosa ha detto in diretta.

Lazio zona gialla

“Noi avevamo visto già ieri che tutti gli standard ci davano per giallo. C’è stato una specie di giallo nel giallo, però alla fine il Lazio avrà un po’ di respiro in più”.

Brevetto vaccino Covid

“L’inventore del vaccino contro la Poliomielite ha curato milioni di persone rinunciando alla proprietà intellettuale e al brevetto. Il mio sogno è quello di vedere concretizzate le parole che abbiamo sottoscritto in un appello perché il vaccino sia un bene etico, comune, messo a disposizione di tutti i popoli. Senza andare contro le aziende, che sono profit, ma che ci si possa sedere attorno a un tavolo stati e grandi aziende affinché rilascino il brevetto attraverso un’adeguata remunerazione e si conceda agli stati di produrlo.