Dittature: come nascono? Come muoiono? Ma soprattutto: si possono prevenire?
L’interrogativo che si pone il Prof Enrico Michetti a ‘Un Giorno Speciale’ ha fortunatamente esito positivo secondo il direttore della Gazzetta Amministrativa, ma non sarebbe tanto facile da realizzare.
La difficoltà sta tutta in come si guarda all’ascesa di uno Stato totalitario, una questione di focalizzazione: se si guarda all’epilogo (cioè alle violenze e alla violazione dei diritti umani che prendono vita alla fine del fenomeno assolutistico) non si comprende il reale processo di ascesa della dittatura.

E’ successo così nella storia recente. Le democrazie non si sono decomposte con un colpo di mano improvviso, ma progressivamente, cambiando leggi che a prima vista non sembrava un dramma cambiare.
Successe con la Costituzione di Weimar nello stato tedesco, quando – sostiene Michetti – cambiamenti impercettibili di quei precetti portarono alla degenerazione nazista: uno scenario che si sarebbe potuto evitare dunque, quello analizzato ai microfoni di Fabio Duranti, e che prestando fede alle norme delle costituzioni, si potrebbe ancora evitare in tempi moderni.
L’intervento in diretta da Francesco Vergovich.

Michetti: “Così nasce una dittatura”

Il nazismo, nel momento in cui si andava conclamando, è asceso al potere rispettando le regole della democrazia. Per cui noi abbiamo avuto un processo a Norimberga in cui sono stati condannati dei criminali, ma negli anni successivi ancora c’era chi diceva che i campi di concentramento non erano mai esistiti. Questo per far capire alle persone che noi il nazismo siamo riusciti a comprenderlo vent’anni dopo. Il nazismo, nelle sue proporzioni criminali, lo abbiamo scoperto nel momento dell’epilogo, ma noi dobbiamo preoccuparci della genesi.

Le divaricazioni rispetto alla norma all’inizio erano addirittura impercettibili. La democrazia si sgretola piano piano, non per colpi di mano!
Il colpo di mano è l’epilogo.

I totalitarismi negli anni 20′ hanno avuto luogo perché pian piano le democrazie sono state forzate. I precetti costituzionali presenti nella costituzione di Weimar sono stati smontati piano piano dai nazisti, in maniera quasi impercettibile per il popolo tedesco.
La lettura che veniva data agli articoli e ai precetti veniva distorta.
Progressivamente quell’imbarcazione che reggeva le vele della democrazia si è allontanata sempre più dal porto, finché non è sparita all’orizzonte. Ma è stato un processo lento!

Noi dobbiamo far attenzione oggi che non si creino dei presupposti perché domani si consumino dei crimini orribili dettati dalla fase in cui si conclama la distruzione di una forma di governo che sarà contestabile per tutto e per tutti, ma che ancora oggi è la migliore che abbiamo. Quella che conserva i diritti civili al primo posto. La democrazia“.

Duranti: “Sembra di essere tornati in tempi bui”

La cosa che mi spaventa e che dovrebbe essere insegnata a scuola, il campanellino, l’allarme che dovrebbe scattare, non è che un pazzo criminale coi baffetti abbia ucciso sei milioni di persone. No. Quello è uno psicopatico.
Ma non ci può stare che decine di milioni di persone fossero state convinte che era la cosa giusta. Questo mi preoccupa!
Stiamo vivendo oggi un momento in cui tante persone credono che sia giusto spararsi un vaccino appena arriva senza neanche sapere cosa c’è e mettersi uno straccio in faccia senza neanche sapere se è giusto o sbagliato.

Oggi paghiamo il canone di una TV che si dice pubblica che invece fa un servizio provato. Che fa un servizio solo per una parte. Che fa un servizio non per la scienza, ma per quella parte degli scienziati – o cosiddetti tali – che hanno una delle tante teorie, ma che ci vogliono imporre la loro.
Noi dovremmo proporre una visione completa. Invece no: alla Rai facciamo passare soltanto il pensiero unico.
Dovremmo chiederci se è il caso di intentare una qualsivoglia azione anche collettiva nei confronti di un soggetto che dpovrebbe essere un mezzo pubblico che dà voce e parola a tutti e invece la dà solo agli amici degli amici e a quelle persone che, pur incompetenti, pretendono di venirci a fare i TSO e di imporci leggi liberticide.

Adesso il rappresentante del cts, tale Miozzo, vorrebbe addirittura la denuncia penale per qualsiasi trasgressione al Dpcm. Mi sembra di tornare agli anni ’20-’30, quando c’era il tipo coi baffi“.