Aver tolto la filosofia dalla sfera economica (da cui nacque ai tempi di Aristotele) è stato un errore. Una teoria non è mai giusta, perché non sapremo mai se tutti i cigni sono bianchi. Ergo, una teoria che non appartenga a una di queste due teorie, non è una teoria, con buona pace degli economisti e degli astrologi.
La sola differenza tra l’economia e l’astrologia è che la seconda non può essere confutata a causa delle ipotesi ausiliarie che entrano in gioco.
Questo è alla base della demarcazione tra scienza e assurdità, o “problema della demarcazione”.

Sì, sto di fatto screditando l’ipotesi che l’economia sia una scienza esatta.

Molti economisti riflettono su questo.
L’economista ceco Tomáš Sedláček per esempio, che recentemente ha scritto un libro sul bene e sul male in economia nel quale tratta anche di queste questioni facendoci osservare il fatto che molti pensano che l’economia sia la più esatta delle scienze economiche possibili. Forse per questo molti economisti, per darsi un tono, giustificano molte delle proprie posizioni con la matematica.
Mi fa ridere questa cosa.

Non è mettendo un’equazione, le curve di indifferenza o gli assi cartesiani che voi assurgerete a grandi Soloni e a persone che hanno la verità in tasca.
Non è la matematica che rende certa una decisione. Perché vedete, l’economia in realtà impatta sul sociale. E quando noi decidiamo ad esempio di spostare una Regione da zona gialla a zona arancione (o rossa), quando decidiamo di rinviare o non rinviare le tasse, quando decidiamo di far finta che non abbiamo chiuso interi comparti e chiediamo loro il pagamento delle tasse come nulla fosse, quando non diamo aiuti di Stato in forma di contributi a fondo perduto, contributi in conto impianti, contributi in conto gestione o contributi in conto fiscale (cioè non facciamo pagare le tasse oppure diamo soldi a chi sta morendo di fame), quando non facciamo tutto questo non ci sono le equazioni che ci giustificano.

C’è soltanto la volontà degli uomini di punire qualcuno per premiare qualcun altro al solo fine di difendere la propria poltrona in Parlamento o la propria sedia al Governo.
Questa è la verità che non vogliono sentirsi dire: l’economia non è mai una scienza esatta, è una scienza imperfetta, perché sposta la ricchezza dagli uni agli altri.

E chi la sposta non è un software, né un’equazione, ma la volontà di un altro essere umano.
Questo è ragionare di Economia Umanistica.

Malvezzi Quotidiani – Comprendere l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi